AvolaCronacaVideo

(Video) Pachino: denunciati 3 avolesi per tentato furto e tentata estorsione

Nella giornata di ieri, Agenti del Commissariato di P.S. di Pachino, al termine di una celere attività di polizia giudiziaria, hanno denunciato in stato di libertà M.G., avolese, di anni 28, bracciante agricolo, già noto alle forze di polizia, e D.S. avolese di anni 24 disoccupato, anch’egli già noto alle forze di polizia, per il reato di tentato furto e tentata estorsione, nonché C.D., di Avola, di anni 20, per simulazione di reato. La vicenda ha avvio nella serata del 21 novembre u.s. quando, a seguito di segnalazione, gli Agenti si recavano in c.da Bufalefi per un tentativo di furto. Ignoti, dopo aver caricato su un’autovettura alcune cassette di pomodoro, scoperti dai proprietari, non riuscendo a portare a compimento l’azione criminosa, si davano alla fuga facendo perdere le loro tracce per le campagne limitrofe, abbandonando sul posto l’autovettura.

La mattina successiva, si presentava per il ritiro del mezzo C.D. che aveva in uso il veicolo, asserendo d’aver sporto denuncia di furto presso il Commissariato di Polizia, del luogo di residenza. Nella circostanza, il mezzo, veniva riconsegnato. Nei giorni successivi, due individui si presentavano nell’azienda della vittima, avanzando pretese estorsive e pretendendo, con minaccia, il risarcimento dei danni riportati dal veicolo in loro uso (a loro dire oggetto di furto e trovato nella proprietà di c.da Bufalefi). La vittima si rifiutava di dar corso a tale pretesa. Gli approfondimenti investigativi permettevano di chiarire i contorni di tutta la strana vicenda evidenziando le responsabilità penali dei due uomini, odierni indagati, quali autori del tentato furto e tentata estorsione e della donna per simulazione di reato avendo, in complicità e concorso coi primi due, denunciato artatamente il furto dell’autovettura, intestata alla madre ma in uso a lei, solo dopo che l’azione predatoria nell’azienda agricola di c.da Bufalefi  non era giunta  a buon fine.

Pubblicità