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NOTO, SI È TENUTO MARTEDÌ SERA “SEMAFORO ROSA” OPEN CON TUTTI I PROGETTI CHE DA QUI AL PROSSIMO ANNO VEDRANNO IMPEGNATI TANTI VOLONTARI

“Operazione di welfare culturale con valenza trasversale e partecipazione attiva e consapevole, questo è Semaforo Rosa – esordisce l’Assessore alle Pari Opportunità Cettina Raudino nel presentare la fase “open” dell’iniziativa-. Tanti progetti in un unico cantiere dove donne e uomini di buona volontà e senso di appartenenza ad una comunità lavorano da un mese. Dopo gli eventi programmati, come di consuetudine, in marzo che hanno spaziato su più fronti, Semaforo Rosa si apre alla Città, ancor di più, dialogando con essa per riceverne input e bisogni e provare a dare risposte ed interventi, soprattutto dove ci sono ferite”. E per entrare nel dettaglio, in occasione di Semaforo Rosa Open sono stati proprio illustrate ( nella foto di Pier Raffaele Platania vediamo un momento dell’incontro svoltosi martedì scorso al convitto Ragisa) tutte le progettualità venute fuori da gruppi di lavoro in cui ognuno spontaneamente ha trovato la sua dimensione e collacazione per meglio dare il proprio contributo.a) progetto dedicato alle donne invisibili con una serie di interviste e somministrazione di questionari alle residenti dei quartieri periferici della città, allo scopo di rilevare stili di vita, bisogni, e difficoltà quotidiane. Alla fine verrà realizzato un docu film e un corto teatrale, ma soprattutto sarà studio, partendo da una conoscenza approfondita del territorio, per nuove azioni;b) biblioteca delle donne, strettamente connessa al punto a. Verrà allestita all’interno della Biblioteca Comunale una sezione tematica di bibliografia sulla tematica di genere, dalla letteratura alla saggistica , di ampio spettro e al tempo stesso diventerà un polo di consulenza in cui delle professioniste volontarie si metteranno a disposizione delle altre donne che vivano un qualsiasi tipo di disagio. Ci saranno, infattim psicoterapeute, pedagogiste, le operatrici del Centro Antiviolenza Doride di Avola. In fase di elaborazione anche un ciclo di incontri, workshop e seminaro per la cura e il benessere;c) un gruppo storico-antopologico preparerà e proporrà una ricerca che conduca alla scoperta e conoscenza delle figure femminili sia di Noto Antica che della città attuale;d) progetto di studio urbanistico per venire incontro alle mamme e ai disabili per una migliore vivibilità quotidiana;e) attivazione di corsi sull’educazione di genere;f) progettazione e realizzazione di un calendario fotografico per l’anno 2016, a cui saranno invitati a partecipare tutti i fotografi, e che verrà presentato nella giornata della lotta alla violenza sulle donne, il 25 novembre;g) progetto teatrale sulla Casa di Bernarda Alba di Garcia Lorca;h) convegno dal tema l’aspirale armonica per approfondire la relazione armoniosa uomo-donna, e nel cui contesto verranno proposti dei laboratori;i) il movimento internazionale “tenda rossa”, che ha già visto un primo entusiasmante incontro. La tenda rossa, come il sangue e il ciclo della vita, era usata dai popoli nomadi quando si fermavano per lungo tempo in un luogo. La tenda era esclusiva pertinenza delle donne, una sorta di luogo sacro, nell’oggi vuole essere luogo di ascolto e condivisione;l) progetto sul ruolo della donna nella chiesa.Ma il carattere di Semaforo Rosa è di essere sempre acceso e si spera visibile a tutti, con elementi ancora da poter approfondire ed apertura a chiunque voglia collaborare con spirito di servizio alla comunità e soprattutto ai più deboli.

Emanuela Volcan

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