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Noto. Salemi (FI) rimette il suo mandato agli organi provinciali del partito. “Troppo silenzio dai vertici regionali e provinciali”

Noto. Riceviamo e pubblichiamo una considerazione di Vincenzo Salemi, coordinatore di Forza Italia cittadino, ruolo dal quale ha deciso di sospendersi in attesa di una maggiore chiarezza da parte dei vertici del partito.

“La nuova FI nasce con l’intento di ricostruire il centro destra, nel farlo, immagina un grande lavoro della classe dirigente ed inizia fin da subito una campagna tesseramento, con il chiaro intento di arrivare nell’imminenza ai congressi. Tutto questo però, a dispetto delle favole, sembra più un brutto sogno, a cui è seguito il mio risveglio. In quanto i quadri dirigenti, quasi nella loro totalità sono stati rinominati, senza un chiaro cambiamento (avrei sperato almeno di inziativa), il tesseramento subisce con cadenza mensile una proroga alla sua scadenza originale, senza peraltro darci le motivazioni di questa scelta. Colui il quale è responsabile provinciale, ad oggi non ha mai convocato un incontro ne sul piano provinciale, ne su quello locale (almeno non a Noto). In tutte queste considerazioni, io ho comunque, pur a modo mio, cercato di riprendere un percorso organizzativo, partendo dall’anno zero, di cui sento di ringraziare Vincenzo Leone, che con me è stato indicato come responsabile in questa fase di gestione del partito a Noto, ed insieme abbiamo cercato di rimettere in moto FI, sensibilizzando la città su temi di interesse, immaginando prossime iniziative e riprendendo il dialogo con simpatizzanti i quali sono stati invitati a tesserarsi”.

“In definitiva – prosegue Salemi – prendo atto del silenzio del massimo organo provinciale e della deputazione. Da questi, però, mi sento di escludere a ragion veduta l’ex consigliere provinciale Salvo Andolina, che un importante contributo ha dato; il senatore Sebastiano Burgaretta, che non ha fatto mancare mai una parola di sostegno o una sua disponibilità,; e l’onorevole Edy Bandiera che non ho avuto modo di incontrare, ma che ho verificato essere persona attiva sul territorio e disponibile. Chiedo agli stessi di comprendere le motivazioni per cui dovrei continuare a brancolare nel buio, senza consapevolezza di un domani, di cui nulla esclude possa riservarci eclatanti sorprese. Naturalmente il senso della presente, non è quello di immaginare un gioco di cariche, come invece sembra stia avvenendo in altri partiti del centro destra, quasi fosse un gioco di società, fortunatamente, non brevettato, ma di decider insieme l’indirizzo politico del partito, condizione essenziale di una classe dirigente consapevole e responsabile, incline a far valere la meritocrazia e non giusto organizzarsi in virtù di scadenze elettorali”.

“Attendo fiducioso – conclude – una risposta e rimetto l’indicazione del mio mandato, cosciente che il massimo organo provinciale possa trovare una miglior figura per questo ruolo, almeno fino a che non vengano indetti e consumati i congressi locali, che poi sono la naturale conseguenza di ciò che la politica ha come principio cardine: consenso e meritocrazia, non dimenticando che il primo è la conseguenza del secondo, elementi che forse abbiamo perso di vista”.

Ottavio Gintoli

Nella foto, Vincenzo Salemi, ex coordinatore cittadino di Forza Italia.

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