Noto

Noto. Rischia di slittare l’apertura del centro di aggregazione Pio La Torre.

Noto. Potrebbe volerci qualche mese in più del previsto per la cerimonia di inaugurazione del centro di aggregazione Pio La Torre di Lido di Noto. L’immobile sequestrato alla mafia e destinato al comune di Noto, è al centro di alcuni lavori di riqualificazione e di ristrutturazione, che però procedono a rilento.

Mentre la parte esterna sembra già a buon punto, con alcuni dettagli dell’ampia veranda ancora da completare, è la parte interna che lascia a desiderare. Installati gli infissi e la pavimentazione, mancano ancora gli zoccoletti e l’ascensore per raggiungere il piano rialzato. Piano dove, durante il sopralluogo della scorsa settimana al quale ha partecipato il sindaco Corrado Bonfanti e i responsabili della ditta esecutrice dei lavori, uno strato di condensa continua a formarsi sul pavimento.

Evidente, a questo punto, che possa slittare la data di consegna dell’immobile, che il comune ha potuto riqualificare grazie alla partecipazione al Pon Sicurezza Asse 2013, dal quale ha ottenuto un finanziamento di circa 600mila euro. Il centro sarà utilizzato per attività sociali e di formazione dei giovani, avrà al suo interno quattro sale che porteranno i nomi dei giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici e Antonio Caponneto, e al suo esterno sarà adibita un’ampia zona per le attività ludiche dei più piccoli.

Ottavio Gintoli

Nella foto, la veranda al piano rialzato della struttura.

Pubblicità