Noto

NOTO, LO STABILIMENTO BALNEARE NON SI FARÁ, LA “PIZZUTA” RESTA LIBERA

Lo stabilimento balneare nella spiaggia della “pizzuta” in territorio del Comune diNoto, non si farà. Questo quanto è scaturito dalla conferenza dei servizi svoltasi stamane a Palazzo Ducezio ed alla presenza di tutti gli Enti preposti a doversi pronunciare sulle richeste avanzate dalla Società By Blu di Siracusa, rappresentata oggi dall’avvocato Magni. Per l’Amministrazione Comunale era presente l’Assessore alle Attività Produttive ed al Commercio, Antonino Sammito,   la Soprintendente di Siracusa Basile, che ha fatto allegare una lunga relazione nella quale è stato riportato che la spiaggia si trova in fascia B del parco archeologico di Eloro, e dunque ha una veste di elevato interesse archeologico e paesaggistico ricadendo nella stessa parte dei resti archeologici della antica citta di Eloro. Per il Demanio Marittimo di Siracusa il dottore Petrilla, per i Vigili del Fuoco il geometra Gallitto, per l’Asp, nei tre settori di competenza specifica Siav, Sian e Siaoa, Bernò, Mazzarino e Campisi, per l’ufficio tecnico comunale l’ingegnere Favaccio, per l’ufficio commercio la signora Alescio, e il dottor Casto quale Responsabile dello Sportello Unico delle Attività Produttive, Suap. Confermati i pareri negativi per quanto riguarda gli uffici comunali, e confermata la delibera di Consiglio Comunale già espressasi in merito nel 2011, si sono aggiunte quelle della Soprintendenza, come abbiamo già detto ed in più, fattore determinante che le autorizzazioni rilasciate alla Società nel 2010 sono già scadute ed in più la stessa non avendo pagato i canoni annuali vedrà il Demanio procedere con la revoca. A fine lavori l’Assessore Sammito si è così espresso: “Nel rispetto delle normative e proseguendo nella nostra idea di sviluppo del territorio, la realizzazione di questo stabilimento è stata bloccata e le concessioni revocate. Un luogo di pregio storico ed ambientalistico come quello della “pizzuta” resta di libera fruizione nel rispetto anche dei vincoli di salvaguardia naturalistici”. Proprio ieri era sceso in campo l’Archeoclub di Noto con un dettagliato comunicato a firma del proprio Presidente Laura Falesi che oggi esprime tutta la soddisfazione per l’esito della vicenda: “Ringraziamo quanto hanno condiviso e sposato l’idea di tutela del nostro patrimonio archeologico. Tre i cardini su cui ha puntato la Soprintendenza, dando forza alle nostre rimostranze: la tutela 3 del piano paesaggistico, riferita ai luoghi in questione, l’importanza archeologica, e quella del paesaggio archeologico che fonde i due elementi insieme. Sui temi ci sono anche diverse sentenze del Tar avverse ad insediamenti di tal genere in zone simili”. Abbiamo anche sentito il geologo Vincenzo Belfiore che ha sollevato la questione in prossimità della conferenza dei servizi di oggi, e che così commenta: ” Sono molto contento per quanto avvenuto oggi nella conferenza dei servizi perchè conferma la forza e la bontà delle scelte iniziate ad operare nel 2007 con la creazione del piano spiaggie- allora Belfiore era prima consulente e poi fu anche Assessore all’ambiente e lavorò fianco a fianco proprio con l’ingegnere Favaccio alla stesura del piano poi completato e presentato dall’Amministrazione Bonfanti e nello specifico dall’Assessore Paolo Tringali-. Nella nostra idea di promozione dei servizi e di rispetto dell’ambiente si prevede un litorale dove ci siano entrambe le offerte, cosi come oggi è, ma a secondo delle zone specifiche. Adesso faccio appello alla nostra deputazione regionale perchè le minacce al terriotorio non sono finite, un’altra richiesta sempre per quella spiaggia è in fase di studio alla Regione. Occorre approvare il Piano spiaggie per ridare all’Ente Comune la gestione dei propri territori”.

Emanuela Volcan

Pubblicità