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Noto, il PD rimanda le accuse al mittente. Il PRG strumento per il Bene Comune

Chiarimenti del PD della città di Noto circa le accuse mosse nei loro confronti. Il PRG uno strumento per il Bene Comune.

Noto, 21 ottobre 2015. “Il coordinatore di “Noto Nostra” accusa il PD di conservatorismo, perché a suo avviso noi saremmo quelli che in combutta con il più becero ambientalismo impedirebbero lo sviluppo economico della città.  Sempre secondo l’ingegnere/architetto la colpa della stasi nel settore edilizio sarebbe il risultato della politica messa in atto da questa amministrazione”. Così il Segretario comunale PD Della Luna in merito alle accuse fatte nei confronti del partito cittadino.

“Ebbene vogliamo ricordare al coordinatore di “Noto Nostra”- ha detto Della Luna-  che Noto è sito Unesco, città Patrimonio dell’Umanità ed è con i dettami che da questo riconoscimento discendono, che ogni atto di un’amministrazione accorta e attenta si modula. I tre cardini del Piano di Gestione: tutela, promozione e valorizzazione, citati quasi con sprezzo dal coordinatore di Noto Nostra, contengono tutte le indicazioni per uno sviluppo ed una crescita della nostra città nel segno della valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, della sostenibilità ambientale, del consumo 0 del territorio”, ha commentato il Segretario.

Ed infatti il nostro paesaggio, la sua forte identità, la ricchezza naturalistica e  la sua vocazione alla produttività agricola di eccellenza, è di per se stesso un bene dallo straordinario valore universale che va salvato dal rischio della cementificazione che cancellerebbe questa identità.

“Inoltre -continua lo stesso-  un PRG adeguato alla nostra città deve tenere presente alcuni dati essenziali, come ad esempio il fatto che da 30 anni non vi è crescita demografica e che nel frattempo però si è costruito un patrimonio immobiliare che conta circa 20.000 vani inabitati e che molte aree di espansione (aree B e C) non sono state ancora esaurite, quindi di quale ingessatura si parla? I tecnici che stanno elaborando il PRG devono continuare a lavorare in piena autonomia, lontani dalla politica dei partiti, ma secondo una visione chiara,   vagliando i suggerimenti che possono provenire da tecnici, maestranze e cittadini”.

A ben vedere, un buon PRG deve rappresentare gli interessi dell’intera comunità cittadina che ne è la prima beneficiaria e non è certo uno strumento per dare il via allo scempio già fatto nel passato.

“Oggi i tecnici che stanno elaborando il nuovo piano devono necessariamente tenere conto del piano paesaggistico provinciale in fase di approvazione definitiva, delle numerose aree vincolate per la presenza di siti archeologici, delle aree di interesse naturalistico e paesaggistico e degli obiettivi dell’Unione Europea, che prevede il traguardo del consumo di suolo pari a zero entro il 2050, e definisce la riduzione progressiva, in termini quantitativi, di consumi del suolo a livello nazionale”, ha ribadito il Segretario piddino.

“E’ quindi chiaro, che il nuovo piano dovrà avere tutti quei requisiti di equilibrio indispensabili alle esigenze di una comunità che ha scelto un modello economico moderno per uno sviluppo compatibile con i suoi beni culturali e il suo territorio e ciò è strettamente connesso anche per quel che riguarda il recupero dell’edilizia del centro storico e delle innumerevoli abitazioni rurali,  che oggi attraggono l’interesse di nuovi acquirenti non locali”, ha concluso Della Luna.

Una siffatta configurazione di idee e valori che fanno capo alle istanze piddine della città, restituiscono alla comunità una visione d’insieme molto programmatica che guarda al futuro eco-sostenibile.

 

Corrado Tardonato

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