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Noto, il Corteo Barocco prepara la trasferta a Conegliano

Corteo Barocco di Noto, tutto pronto per la trasferta a Conegliano. Sabato mattina la presentazione dell’evento nella Sala degli Specchi.

Noto, 15 settembre 2015. L’Associazione Corteo Barocco di Noto  torna protagonista lontano da casa. Manca sempre meno alla nuova edizione della Festa dell’Uva e della Dama Castellana: una tre-giorni all’insegna della cultura enogastronomica del territorio. Saranno oltre 300 le etichette presentate, provenienti dalle migliori cantine venete. Ospiti, in questa edizione, i vini e la gastronomia siciliana, grazie alla collaborazione con la città di Noto, che non solo farà conoscere i suoi prodotti, ma anche la sua storia, con i Musici & Sbandieratori Città di Noto ed il Corteo Barocco di Noto.

Sarà presente anche il sindaco Corrado Bonfanti e il capo di Gabinetto e responsabile dei grandi eventi Frankie Terranova. Entrambi presenteranno sabato mattina alle 11,30 nella sala degli Specchi al Comune l’evento, insieme con i presidenti dell’Associazione Corteo Barocco Corrado Di Lorenzo e degli Sbandieratori Paolo Buccheri.

Ad arricchire gli appuntamenti culturali anche i padroni di casa, ovvero i ragazzi del Gruppo Tamburi & Sbandieratori Dama Castellana ed i figuranti con gli abiti curati dalla Sartoria Dama Castellana Conegliano.

Sappiamo che il Corteo Barocco è la rappresentazione della società netina del Settecento con le sue atmosfere, la magnificenza, gli eccessi e le contraddizioni. Il Corteo Barocco è composto da circa duecento figuranti che indossano rigorosamente abiti d’epoca, di nobili, dame, cavalieri, armigeri, popolani e valletti che sfilano issando stemmi e colori araldici delle grandi famiglie del tempo. Lungo il percorso, scene suggestive, sempre più coinvolgenti di anno in anno, rievocano episodi storici accertati dalle fonti documentarie, con un pizzico di capacità immaginativa. Il clima settecentesco è stato ricostituito grazie alle coreografie degli sbandieratori, ai rulli dei tamburi, agli stendardi nobiliari, all’Araldo delle Grida, al gonfalone raffigurante i colori araldici di Noto e così via.

Ma vediamo di conoscere meglio i contorni della manifestazione che coinvolgerà il Corteo netino. Nella prima metà del 1200 i coneglianesi riuscirono a mettere in ginocchio gli invincibili trevigiani. Forti della sconfitta i coneglianesi si fecero trasportare dai perdenti fino al castello, salendogli in groppa come fossero dei somari. Circa due secoli più tardi quella gloriosa sconfitta venne ricordata con la grande festa della Dama Castellana, organizzando giochi e competizioni. Una tradizione mantenuta nei secoli e ancora oggi vissuta con fervore e passione. Il venerdì sera inizia la festa con il “Preludio” tra il suggestivo suono dei tamburi che accompagna il corteo dal Duomo, dove si celebra la solenne cerimonia di benedizione dei Gonfaloni, ed accompagna la Dama fino alla soglia del Palazzo Municipale. Qui la Dama vincitrice dell’anno precedente, consegna le chiavi del castello al sindaco, e saranno custodite fino al giorno successivo quando verranno conquistate dal nuovo vincitore.

La disputa si svolge in Piazza Cima su un il pavimento fatto a scacchi proprio come per il gioco della dama e adotta le stesse regole con le pedine bianche e nere che vanno ad eliminarsi, solo che in questo caso al posto delle pedine si trovano figuranti viventi. La penale, proprio come un tempo, impone ai perdenti di spingere un carro con su la Dama vincitrice fino al castello, accompagnato dal pubblico. Nel piazzale del Castello il Sindaco di Conegliano consegna le chiavi del castello ai vincitori che dovranno custodirle fino all’anno successivo quando si celebrerà la nuova disputa. Il tutto arricchito da  fastosi giochi pirotecnici, con la festa che perdurerà per tutta la notte.

Un grande momento di rappresentanza rivivendo i fasti gloriosi del passato.

 

Corrado Tardonato

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