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NOTO, ACCENDE IL DIBATTITO IL FILM “SACRO GRA” DI GIANFRANCO ROSI, LEONE D’ORO AL FESTIVAL DI VENEZIA

A salire sul palco domenica sera per “Sacro Gra” di Gianfranco Rosi, sono i componenti del Collettivo cinematografico FrameOff, Licia Castoro, Francesco Di Martino, Giuseppe Portuesi e Francesco Valvo, chiamati a presentare il documentario che per primo si è aggiudicato nella storia del Festival di Venezia il Leone d’Oro. Tante storie, nessuna in rilievo, ma tutte in un luogo il “Sacro Grande Raccordo Anulare” nato da un’idea del paesaggista Nicolò Bassetti e portato in pellicola, con il più alto numero di ore audio, e quasi tre anni di full immersion nell’autostrada urbana più lunga d’Italia, da Gianfranco Rosi. I personaggi studiati e scelti dal regista, dall’operatore del 118, dalla spiccata umanità ma dalla altrettanta profonda solitudine, al pescatore di anguille, umile ma assai sagace, che vive in una zattera con la compagna ucraina, dalle prostitute al principe in decadenza, dall’attore di fotoromanzi a chi vuol salvare le palme dal punteruolo rosso perché “se è grave per la palma è grave anche per l’uomo, perché la palma ha la forma dell’animo umano”. E poi ancora la chiesa con l’oratorio, il cimitero dove si ricavano nuovi loculi, con una pratica che con il regista in teatro avremmo potuto capire di più, e poi le cubiste del bar che si vestono e truccano nella cucina dello stesso. Tanti personaggi, tante storie come quelle del condominio fatto di monolocali dove le storie più diverse si incontrano ed a volte, ma non sempre, si confrontano. Alla fine se pur Rosi non fosse presente al Tina Di Lorenzo si è dibatutto molto cercando in qualche modo di approfondire i tanti spunti che inevitabilmente un lavoro di tal genere lascia. Adesso Il mese del documentario ha una breve pausa per riprendere con il quinto ed ultimo film in concorso “Dal profondo”, domenica 24 maggio, sempre in Teatro, e poi aspettare i verdetti sui riconoscimenti in palio, dal Doc/it Professional Awards al premio del pubblico delle 14 città protagoniste, 10 italiane e 4 europee.
Emanuela Volcan

 

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