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“No” alla soppressione del pronto soccorso di Noto. Il sindaco Bruno: «la sanità della zona sud sempre più penalizzata dai tagli»

«Non si possono accettare passivamente tagli che mettono a repentaglio la vita della gente che abita nei comuni più a sud della provincia». A unirsi al coro dei “no” alla soppressione del pronto soccorso del polo ospedaliero di Noto è il sindaco, Roberto Bruno. «La zona sud – ha dichiarato il sindaco – si è vista scippare nel corso degli anni servizi sanitari importantissimi per la salute dei cittadini, a causa dei tagli imposti. Ma rinunciare alla tutela della propria salute devono essere solo i 70 mila cittadini dei comuni di Pachino, Noto, Rosolini e Portopalo. Ritengo sia inaccettabile».

«Al netto della discussione sui posti letto e sui reparti – ha sottolineato il sindaco Bruno –, su cui si sarebbe veramente tanto da ridire, ritengo sia imprescindibile che i miei concittadini, e anche quelli dei paesi limitrofi, possano confidare su un sistema sanitario efficace e, soprattutto, non così lontano al punto che la sola distanza possa rappresentare un rischio per la vita delle persone che chiedono soccorso».

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