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NASCE L’UFFICIO LEGALE REGIONALE DEL COORDINAMENTO DONNE SICILIANE

In anteprima sull’8 marzo il C.D.S., Coordinamento Donne Siciliane contro la violenza fondato nel 2008 per iniziativa della Rete antiviolenza di Siracusa e presieduto da Raffaella Mauceri, mette a segno una prestigiosa iniziativa: la costituzione di un organismo unico nel suo genere: l’Ufficio Legale Regionale delle 26 associazioni che compongono il Coordinamento.
L’assemblea di insediamento di tale organismo avrà luogo a Villa Reimann sabato 28 febbraio con inizio alle ore 10,30 e andrà avanti fino alle ore 17,00 circa.
In tale contesto di svolgeranno i lavori di avvio dell’Ufficio medesimo, con la messa a punto di un programma di massima delle attività che si prefigge di realizzare.

Dopo l’ufficializzazione dell’incarico di Capogruppo dell’Ufficio Legale che la presidente Raffaella Mauceri affiderà all’avvocata Pilar Castiglia (responsabile del centro antiviviolenza di Biancavilla di Sicilia) le 19 (diciannove) avvocate provenienti da tutte le province discuteranno, in primissima battuta, sulle azioni da intraprendere per sollecitare l’emanazione dei decreti attuativi della legge regionale n. 3/gennaio 2012 “Norme per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere” per una corretta applicazione della legge medesima affinché l’ARS proceda ad un controllo a tappeto dei centri operati in Sicilia nonché alla chiusura dei centri che presentano anomalie di vario tipo.

Si ricorderà infatti che la legge fu concepita da Raffaella Mauceri con il contributo tecnico delle avvocate della Rete siracusana, e lanciata al preciso scopo di arginare il proliferare selvaggio di centri antiviolenza privi di titoli, formazione, competenza, credibilità che arrecano ulteriore violenza alle malcapitate vittime gettando discredito su
tutti i Centri antiviolenza siciliani.

Accade infatti che, in assoluto e totale inosservanza della citata legge, la Sicilia pulluli di Centri che, laddove dovrebbero essere rigorosamente e assolutamente laici, cioè a-partitici e a-confessionali, sono invece note e lapalissiane “emanazioni” di questo o quel partito o di questa o quella confessione religiosa.
La tardiva emanazione dei decreti delegati relativi ad ogni nuova legge, è un male che affligge ogni ambito della realtà italiana, ma poiché nel caso della legge in questione è in ballo l’incolumità e la vita stessa di donne e bambini, il C.D.S. non intende adeguarsi a questo malcostume e restare a guardare con le mani in mano.

Si farà dunque il possibile perché l’8 marzo un documento unitario arrivi all’Ars che prenda atto della serietà del problema e si impegni a risolverlo in tempi brevi.

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