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Museo Civico Etnografico “G. Savarino” di Rosolini: in allestimento una nuova sala espositiva archeologica

 

Si intensifica la collaborazione tra Amministrazione Comunale, Archeoclub d’Italia sede di Rosolini e Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa al fine di dare un nuovo input alla valorizzazione dei beni archeologici e naturalisti del territorio. Attraverso una nota ufficiale il Sindaco Pippo Incatasciato, ha inviato alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa una nota attraverso la quale manifesta l’intenzione dell’Amministrazione  Comunale di allestire una sala archeologica all’interno dei locali del Museo Civico Etnografico “G. Savarino”  affidato per la gestione all’’Archeoclub d’Italia sede di Rosolini. 

“L’obiettivo – precisa  il Sindaco nella lettera – e’ quello di dare maggiore spessore e conoscenza culturale alla Città, stimolare la tutela dei beni culturali, recuperare altro materiale altrimenti disperso e potenziare la promozione turistica di Rosolini”. 

Alla lettera sono seguiti degli incontri tra l’Assessore al Turismo Giuseppe Branca, la Presidente dell’Archeoclub Giuseppina Milceri e la dott.ssa Donatella Aprile, Soprintendente ai Beni Culturali di Siracusa per meglio illustrare le potenzialità del territorio rosolinese. 

“Il territorio di Rosolini – spiega la prof.ssa Miceri – testimonia una antropizzazione risalente alla Preistoria dal Paleolitico Superiore all’età del Bronzo. I numerosi siti archeologici presenti sono ubicati nelle cave che costituiscono una peculiarità geomorfologica di particolare interesse nel Tavolo Ibleo. Cava Grande di Rosolini con il tratto Lazzaro, Cava Santa, Cansisina, Granati Vecchi, Candelaro, Cava dei Servi e Cava Prainito conservano necropoli e tracce di villaggi preistorici comunque interessanti.  Archeologi si sono interessati ad essi come Von Andrian alla fine dell’Ottocento, Paolo Orsi , Bernabo’ Brea, Francesco Maugini. Sono stati rinvenuti reperti che hanno trovato collocazione nei musei “Pigorini” di Roma, di Ragusa e di Modica. Riteniamo che il nostro territorio sia stato privato di cio’ che gli appartiene culturalmente e territorialmente. Ancora nel 2015 a seguito delle risultanze di indagini archeologiche in contrada Granati Vecchi sono stati rinvenuti i resti di un villaggio preistorico posto dalla Regione Siciliana a tutela ai sensi del D.L. n.42/2004 art. 10 comma 3 lettera a. In tale sito sono stati rinvenuti reperti in deposito presso la Soprintendenza come pure reperti consegnati dall’Archeoclub di Rosolini nel lontano 1990”. 

Afferma a sua volta l’assessore Branca: “Nella consapevolezza  del valore del nostro patrimonio storico, artistico e culturale e della sua capacità attrattiva e di coinvolgimento, abbiamo chiesto alla dottoressa Aprile  la possibilità di allestire presso il nostro Museo archeologico una sala, anche con finalità didattiche, utilizzando il  materiale e reperti vari,  già depositati presso la Soprintendenza.  Abbiamo trovato nella Soprintendente la massima disponibilità a contribuire in modo fattivo alla valorizzazione del territorio e attraverso la concessione dei diversi reperti, già inventariati dal 1990, depositati presso i locali della Soprintendenza”. 

Esprime soddisfazione per questo risultato raggiunto il Sindaco Incatasciato. 

“È importante rimarcare ancora una volta – dichiara il primo cittadino –  l’importanza del lavoro in sinergia tra istituzioni diverse, in questo caso Amministrazione Comunale, Archeoclub d’Italia sede di Rosolini e Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. Ringrazio in modo particolare la Soprintendente per la sensibilità mostrata  nell’accogliere  favorevolmente la nostra richiesta attivandosi, nel contempo,  per la restituzione dei reperti perché costituiscono un patrimonio per il territorio, per cittadini, per la loro  storia”. 

 

                  

                                                                                       

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