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LICATA: IL CONSIGLIO CHIEDE UNA NUOVA ASSEMBLEA DEL CONSORZIO DELLE TRE SORGENTI

Con il voto unanime dei 19 presenti al momento della votazione, il Consiglio comunale di Licata, presieduto da Saverio Platamone, ha approvato una mozione con la quale invita  “il Commissario Straordinario del Comune di Licata a chiedere la convocazione in urgenza di apposita assemblea dei soci del Consorzio Tre Sorgenti, previo invito rivolto agli altri soci, per rivedere la posizione nella deliberazione del 27/12/2014  per revocarla in autotutela in ossequio alle normative vigenti in materia” .

L’argomento oggetto di dibattito è stato quello della determinazione del Commissario Straordinario di votare  a favore della consegna delle reti idriche del Consorzio Tre Sorgenti al soggetto gestore Girgenti Acque, cosa per la quale il civico consesso ha espresso “il proprio  disappunto, in quanto si ritiene che un atto politico che ha, o può avere, gravi ripercussioni sulle tasche dei cittadini, non andava deciso esclusivamente dal Commissario Straordinario in quanto tale e non espressione della volontà popolare, ma andava sicuramente discusso e deciso preventivamente con il Consiglio Comunale, organo politico, questo sì, espressione del voto popolare”.

Le forze politiche presenti in aula che, unanimamente  hanno elaborato il documento sottoposto a votazione,  hanno riconosciuto tutte le facoltà del Commissario di prendere decisioni inerenti gli aspetti della vita di una città che necessitano di essere attenzionati  urgentemente per cercare di risolverne al più presto i problemi, ma sarebbe stato quanto meno opportuno discuterne con l’unico organo politico ad oggi riconosciuto dal voto popolare, a maggior ragione poichè è venuta meno l’amministrazione attiva.

Il Consiglio comunale è dell’avviso  che è necessaria un’attenta riflessione sul futuro e sulla convenienza o meno del mantenimento in vita del Consorzio Tre Sorgenti dal quale, è bene dirlo, il Comune di Licata, in atto, non trae alcun beneficio, la consegna delle reti idriche di proprietà del suddetto consorzio non andava fatta in maniera precipitosa, ma bisognava analizzare  prima tutta una serie di questioni che direttamente o indirettamente possono impegnare il comune di Licata sia da un punto di vista economico sia di garanzia dei livelli occupazionali dell’organico in atto dipendente del consorzio Tre Sorgenti.

La consegna delle reti deliberata sic e simpliciter senza prevedere delle garanzie sia per il personale, sia per i rapporti di credito esistente tra consorzio tre sorgenti e Girgenti acque, sia senza accertare l’eventuale appropriazione di acqua dalle condotte da soggetti che non ne avevano  diritto – , si legge tra l’altro testualmente nel documento –  di fatto determina lo scioglimento del consorzio e pertanto di tutti i debiti ne risponderanno tutti i comuni senza nessuna possibilità di negoziare con nessuno – e come arrendersi al nemico senza condizioni e consegnando le armi per poi richiedere una pace a condizione; disarmati non si contratta, ci si arrende e basta”.

E dopo avere citato l’art. 18 dello Statuto comuna sulle competenze del Consiglio in materia, ricordato l’esito del referendum popolare per la difesa delle acque pubbliche, ed avere criticato la scelta fatta dal Commissario,  il civico consesso ha completato il documento con la richiesta sopra riportata.

 

 

 

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