Lettera aperta dell’associazione Avola tra Mare e Canyon: regole chiare
Siamo pronti a ripartire ma con regole chiare ma che al momento non esistono.
E’ questa la più grande preoccupazione che oggi assale la nostra categoria di albergatori a cui è collegato in modo Piramidale il comparto
ristorativo, vitivinicolo, escursionistico, Eventi, trasporti, ncc, guide turistiche, T.O. e Agenzie viaggi.
L’Associazione Avola tra Mare e Canyon insieme all’associazione gemellata Heritage Experience di Palazzolo Acreide, si interrogano sul futuro con tutti
i soci, intimoriti da una stagione che si preannuncia catastrofica sia dal punto di vista di presenze, sia dal punto di vista del fatturato che ne è appunto strettamente legato.
Per tutto il 2020 il turismo straniero non sarà presente nel nostro territorio, turismo che da
qualche anno a questa parte rappresentava un buon 40% di mercato. Sarà un turismo di prossimità, un turismo per lo più interno e, quando si potra’ riaprire, molto limitato nel tempo.
Molte attività negli ultimi hanno aperto spinte dalla grande crescita turistica della nostra zona e tante
stavano per aprire in questa stagione. Dopo questa grande batosta, sono ancora in grado di attutire il colpo e riaprire nel 2021?
Se tutto va bene, e riusciamo a salvare almeno i 2 mesi centrali di Luglio e Agosto, probabilmente si
allevieranno le perdite attestandosi tra un – 25/30%, altrimenti, senza aiuti concreti da parte dello stato e con l’incertezza che attanaglia il settore, sarà davvero dura.
Le richieste degli operatori alle istituzioni Regionali e Nazionali sono chiare:
Come gestire il momento sociale delle colazione per evitare assembramenti, capire come sanificare gli
ambienti, come gestire la eventuale contrazione del Virus da parte di un ospite e se ci sono costi relativi a una ipotetica quarantena ecc.
Convenzioni con le compagnie Aeree per voli da e per la Sicilia con riduzioni almeno del 30%.
Abbiamo letto ed appreso di alcune iniziative che la Regione Sicilia sta cercando di attuare come delle
notti gratis per chi decide di trascorrere le vacanze in Sicilia, siti archeologici e musei aperti
gratuitamente ecc.. tutte iniziative degne di nota e che possono spingere nella direzione di incentivare il settore. Ma è chiaro che serve altro, servono delle
politiche di sostegno agli investimenti, politiche di riduzione del cuneo fiscale davvero troppo alto, norme certe riguardanti le materie igienico-sanitarie.
Il settore è in ginocchio, dopo anni di crescita ci troviamo nuovamente al punto di partenza e combattere una battaglia senza armi a disposizione è già persa in partenza, in una terra che già di suo è soggetta a una economia davvero fragile e che aveva trovato nel campo turistico uno spiraglio di sopravvivenza.