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|L’Editoriale| Entro 5 anni un’autostrada per collegare tutta la Sicilia meridionale? Lasciateci sognare!

Siracusa – Gela: un’autostrada in 5 anni? Lasciateci sognare!

L’Editoriale di Canale 8

Un’autostrada che possa collegare la parte meridionale della Sicilia e che possa mettere in collegamento le province di Ragusa, Siracusa e perfino la dimenticata Agrigento fino ad arrivare a Castelvetrano e inoltre (udite udite!) da realizzare senza gravare sul bilancio pubblico, e quindi senza contribuire ad aggravare il debito dello stato?? Immagina, puoi!

Ci dobbiamo credere, o forse no. Ma di questi tempi vale la pena sperare!

Sperare che in Sicilia possa davvero esserci un’opera infrastrutturale totalmente nuova. Nuova soprattutto per le visioni progettuali nuove. Un’opera che, una volta ultimata, darebbe senz’altro sviluppo e sbocchi occupazionali alla Sicilia, soprattutto a quella parte di Sicilia che è stata da sempre svantaggiata sotto ogni punto di vista. Si tratta del progetto per il completamento del tratto autostradale Siracusa – Gela e le novità riguardano in particolare due nuovi lotti: la Siracusa – Agrigento – Castelvetrano per un importo d1 miliardo di euro e la Ragusa – Gela per 1 miliardo e 900 milioni di euro.

 

Una scelta sicuramente strategica quella fatta da Crocetta per il completamento dell’opera che arriva proprio in questo momento storico in cui la Sicilia è letteralmente divisa in due per l’interruzione della A 19 Palermo – Catania. E ad illustrare questo ambizioso e per alcuni “scandaloso” progetto proprio lui, il Presidente Crocetta, che ieri pomeriggio nella sala stampa dell’Aereoporto di Comiso, ha incontrato i giornalisti. Un Presidente della Regione più che mai convinto e determinato a portare avanti la sua strategia di finanziamento che è stata già battezzata “modello Crocetta”. Si doveva fare un’autostrada, i soldi non c’erano e il vulcanico Crocetta ha pensato: “A chi è che interessa maggiormente? Agli imprenditori che hanno interessi commerciali. Bene, la finanzino loro!”.  Cosa ci guadagnano? La risposta è presto detta: il pedaggio verrà intascato dalle ditte appaltanti. Cosa ci guadagniamo noi? Perché ci conviene? Prima di tutto perché i tempi si restringeranno dato che gli investitori privati avranno tutto l’interesse di finire i lavori prima possibile per cominciare ad intascare quanto hanno speso; in secondo luogo, e non per importanza, non si svuoteranno le tasche dei già salassati cittadini. Il discorso apparentemente non fa una piega. “Non vedo dove sta lo scandalo! – ha detto Crocetta rispondendo alle critiche dei giornalisti in sala stampa – Noi vogliamo completare questa autostrada senza gravare sulle tasche dei siciliani. L’opera sarà finanziata dai privati che in cambio esigeranno il pedaggio sui tratti realizzati per un certo periodo di tempo. I bandi sono pronti – spiega – e saranno pubblicati entro un mese e mezzo, non appena sarà concluso l’accordo con il Ministero, e penso si chiuderà presto perchè ho già illustrato l’idea ed è sembrata interessante. In cinque anni l’autostrada potrebbe essere completata collegando finalmente le tre province siciliane: Siracusa, Ragusa e Agrigento. Un’opera strategica per la Sicilia”. Si sposta quindi verso l’esterno il peso della bilancia: non più il pubblico finanziamento spesso (lo abbiamo visto dalla storia) improduttivo, ma un finanziamento che viene da chi utilizza la struttura, da chi ne usufruisce. Cambia quindi il rapporto tra pubblica amministrazione e privato.

Ma qui la prima domanda sorge spontanea: siamo proprio sicuri che il privato non operi con l’obiettivo della soddisfazione di interessi privati?

Ma ad ogni modo, i buoni propositi ci sono. Creare un collegamento tra parte sud-orientale e sud-occidentale, dare centralità all’aereoporto di Comiso che così risulterebbe facilmente raggiungibile anche da zone come Canicattì e Licata (fin ora dimenticate da Dio e dagli uomini) e a questo vanno aggiunti i progetti per lo sviluppo dei treni veloci (arrivati in ritardo, a dire il vero, e ancora un po’ lentini, ma anche qui dobbiamo avere fede!!) e il progetto già finanziato della ferrovia che parte da Canicattì, passa per Licata, per Gela, per Vittoria e arriva fino all’aereoporto di Comiso. Legare le città della Sicilia meridionale, inoltre, potrebbe creare degli interessantissimi circuiti turistici che potrebbero collegare, per esempio, quelle che furono le grandi colonie greche della Sicilia oppure, per fare un altro esempio, collegare una città barocca come Noto ad un’altra città barocca come Naro.

Seconda domanda: siamo davvero sicuri che si realizzerà in 5 anni?

“Dobbiamo cambiare questa mentalità pessimistica e fatalista – ha detto infervorato Crocetta – questa autostrada si farà in 5 anni! Dobbiamo cambiarla questa mentalità! Sono gli uomini che fanno la storia!”.

E’ proprio vero, dobbiamo cambiarla questa mentalità. Dobbiamo essere ottimisti.

“Amm’a bidiri”!! Ne riparliamo tra 5 anni!

Ilaria Greco

 

 

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