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LAVORO: DOMANI SINDACATI E LAVORATORI IN MARCIA CONTRO LE RIFORME DI RENZI. DICHIARAZIONE DI ZAPPULLA

Come è noto domani è in programma la grande manifestazione sindacale che si terrà a Roma per protestare contro la riforma di Renzi. Si esprime in merito il deputato nazionale Pippo Zappulla.

“La manifestazione della Cgil del 25 ottobre rappresenta, nel merito dei rilievi e delle proposte avanzate, un’occasione importante anche di riflessione per tutto il Partito Democratico. La manifestazione coinvolgerà infatti un numero grande di lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e quindi un parte fondamentale del nostro Paese e del nostro elettorato.

Bisogna tenere insieme e unito il Paese, i padri con i figli, il Nord con il Sud, gli occupati con i giovani e i precari, tenere in equilibrio virtuoso le necessità di risanamento finanziario, di lotta agli sprechi con una seria politica di sviluppo; far ripartire gli investimenti pubblici e privati, puntare su ricerca e innovazione, creare occupazione stabile e di qualità, ripensare ad una nuova politica per il Mezzogiorno: questi rimangono  obiettivi irrinunciabili del Pd e della stessa politica del governo nazionale. Molto si sta facendo, ma necessitano, in questa direzione, serie correzioni già nella legge di stabilità. Evitare che i mancati trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali si riflettano sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini, a partire dalla sanità e dalle politiche sociali o sull’aumento delle tasse locali. Bisogna affrontare e risolvere le vecchie e nuove povertà crescenti con misure e mezzi finanziari più incisivi.

Sui temi del lavoro, accanto a interventi e obiettivi giusti e condivisi di uguaglianza dei diritti, di universalità degli ammortizzatori sociali, di centralità del contratto a tempo indeterminato, di lotta al precariato, considero sbagliato l’intervento sull’art. 18, così come va migliorato il testo della delega sul demansionamento, controllo a distanza ed eliminazione di molti sistemi di contratti atipici. Si possono realizzare, inoltre, tutte le riforme possibili, ma senza investimenti e interventi radicali di riduzione delle tasse sul lavoro sarà difficilissimo creare nuovo sviluppo, nuovo lavoro, rendere più competitive le nostre imprese e l’intero sistema Italia.

Più in generale giudico negativamente il disconoscimento del ruolo dei corpi di rappresentanza sociale: la necessità di rinnovamento e di rigenerazione riguarda tutti i soggetti della società comprese le forze sociali e sindacali, ma la storia democratica di questo Paese consegna le migliori e più difficili riforme realizzate insieme ai lavoratori e non contro.

Per queste, ed altre ragioni, ho condiviso il documento dell’Area Riformista (nuova aggregazione progressista e di sinistra del Pd) poiché tende a sostenere l’azione del partito democratico e del governo proponendo al contempo modifiche per migliorare evidenti limiti e lacune”.

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