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L’ascesa degli avolesi al libero consorzio (ex Provincia Regionale)! 

di Sebi Roccaro

Siracusa. 1 Ottobre 2015 – Ebbene si, tutti Avolesi, oggi, gli uomini e le  donne di potere della ex Provincia Regionale di Siracusa. E Clelia Corsico (unica donna nella foto) lascia e va in pensione. Chi l’avrebbe mai detto. La “donna di ferro”, la più temuta, un pó come la Monterosso palermitana.  Come in quel film dove “il grande capo” va  a riposo e lascia il timone, dedicando il tempo alla propria vita e alla sua tribù. Adesso l’ex direttore generale della ex Provincia si ritira in buon ordine. Diciamocelo: un pó ci mancherà. In provincia e arrivata con una mobilità da Milano nel 1992/93. Poi una carriera tutta interna all’ente. Prima da capo di Gabinetto con l’allora presidente Cavallaro (1997) e poi da dirigente prima con Marziano e poi con Bono (2001-2011). Nel 2012 ricopre l’incarico di Direttore Generale sino al 2014. Oggi dirigente del V e del II e del VI settore.

Alla “signora di ferro”, che per gli addetti ai lavori è stata sempre una donna di potere, e non solo per gli addetti ai lavoro, dopo anni di carriera e un infortunio che, l’anno scorso, l’ha tenuta lontana dalla provincia per un lungo periodo, va il riconoscimento di aver gestito l’ente Provincia con senso di responsabilità anche se qualcuno sarebbe pronto a dimostrare il contrario. Lei che con il suo carattere, rigoroso e schivo, discreto e attento, determinato e freddo, tipico del manager, ha  lasciato  per aver conseguito l’età del pensionamento. Oggi è il primo giorno da libera cittadina.

Dopo Uccio Bono, ultimo presidente eletto dal popolo, a parte i commissari nominati dalla Regione, come Giacchetti, Ortello, Barresi…etc, diversi Avolesi si sono avvicendati nell’ente : “questi Avolesi sono d’appertuto”, esclama qualcuno, “sono come il prezzemolo“, dice qualcun’altro. Eppure comandano! Si comandano. Nei più alti posti di potere della provincia, della nostra amata Sicilia e anche nelle massime istituzioni nazionali. A dire il vero anche Noto ha questo privilegio. Molti netini occupano, infatti, caselle importanti nelle istituzioni nazionali e locali. Ma alla ex provincia attualmente ci sono loro, “gli alisi” direbbero a Siracusa e, se continua così, dovranno restarci per parecchio. Si vocifera, infatti, che a seguito della “impugnativa del governo nazionale”, i commissari rimarranno ancora per un bel pó e così tutto il loro entourage, capo di gabinetto compreso.

Ma ritorniamo alla cose: prima l’avvento di Clelia Corsico, avolese, poidel presidente Bono, avolese, oggi del commissario Tonino Lutri, sempre avolese, per non parlare degli altri avolesi che occupano caselle importanti nell’attuale libero consorzio: il responsabile di un importante settore come l’ufficio legale, l’avv . Giovanni Mazzone, storico amico e consigliere dell’on. Bono e vincitore di concorso per dirigente, l’attuale capo di gabinetto, il dott. Giovanni Battaglia, che diciamocelo, ha sempre dato “battaglia”, sul vero senso della parola, sui diversi problemi che attanagliano l’ex Provincia ad iniziare dalle difficoltà che attraversano le risorse umane  nell’ente fino ad arrivare ad essere il secondo capo di gabinetto avolese, dopo Mazzone, che lo fù con Bono.

L’ente più chiacchierato ma ache più amato dai Siracusani, perché in tanti i passato, grazie alla Provincia “si sono fatti i baffi” oggi è entrato in crisi! Lo stesso ente che haimè, probabilmente, molto presto potrebbe far parlare di se per vicende molto delicate. Chissà quale destino avrà riservato la povera ex Provincia Regionale?

Per non parlare delle grosse difficoltà economiche, per il mancato trasferimento dei fondi da parte dello Stato alla Regione.  L’ente di via Malta, potrebbe avere ritardi anche nella erogazione degli stipendi se perdurerà  questa situazione di incertezza. Noi ci auguriamo che tutto ciò non accada, che invece,  si arrivi ad una veloce risoluzione di problemi, molti come l’impossibilità di far partire l’assistenza ai disabili etc.

Chi vivrà vedrà!

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