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Gennuso replica alla accuse della Procura di corruzione elettorale: tutto falso, era solo un prestito.

Rosolini. 19 febbraio 2016 –

L’agenzia ANSA ha riportato la notizia relativa alla conclusione delle indagini sul parlamentare Pippo Gennuso. Secondo i Pm, Gennuso avrebbe commesso il reato di corruzione elettorale. Stesso reato per Walter Pennavaria, suo collaboratore, e Gianni Cassarino, esponente politico di Rosolini. Secondo la Procura, in occasione delle Elezioni comunali del 2013 a Rosolini, Gennuso avrebbe “acquistato” il sostegno politico alla lista in cui era candidato il fratello con 3 assegni, ma l’esponente politico rosolinese non ci sta e replica: “era solo un prestito.”

“A garanzia – secondo l’agenzia ANSA -Gennuso avrebbe preteso da Cassarino tre assegni postdatati dello stesso importo. Al termine delle consultazioni, Cassarino avrebbe dimostrato di aver portato voti alla lista di Gennuso e avrebbe così intascato gli assegni; ma a sua volta il deputato avrebbe fatto lo stesso con gli assegni ricevuti a garanzia. Cassarino ha denunciato tutto alla Procura e a sua volta Gennuso ha querelato Cassarino sostenendo di aver ricevuto quegli assegni come corrispettivo di un prestito”.

Fonte Ansa

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