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La discarica di Gela può restare aperta.

Il Tar Palermo accoglie il ricorso dell’Ato Ambiente CL2. “L’Assessorato fornisca al giudice una dettagliata ed aggiornata relazione”, sostiene Cariola.

Gela, 11 luglio 2015. Ulteriore successo per l’Ato Ambiente CL2 e per il suo Liquidatore, avv. Panebianco. Dopo che già a fine giugno il Presidente del Tar Palermo aveva in via di estrema urgenza consentito di versare ancora rifiuti nella discarica di Gela, oggi con ordinanza n. 810/2015 il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato dal Commissario liquidatore, assistito dagli avv. Carmelo Floreno ed Agatino Cariola, ed ha disposto la piena riapertura della discarica di contrada Timpazzo a Gela. La discarica era stata chiusa all’inizio di maggio 2015 dall’Assessorato regionale energia e servizi per il preteso inquinamento delle falde. I successi controlli dell’ARPA avevano dimostrato che non sussiste alcun pericolo di inquinamento, anche per la presenza del terreno argilloso che costituisce una barriera naturale ad ogni spargimento di percolato. La discarica di cda Timpazzo è stata oltretutto messa a sicurezza proprio nei mesi scorsi ed è uno dei pochi esempi di struttura pubblica funzionante. Lo stesso Assessorato sta curando ora la realizzazione della seconda vasca. Tutto ciò sempre grazie ed a riprova della sicurezza del sito.

L’assenza di inquinamento risulta ora confermata dal giudice amministrativo, secondo il quale, a prescindere da ogni considerazione per il passato, «il pericolo di contaminazione risulta al momento superato». Anzi, a fronte delle perplessità dell’Assessorato che, dopo aver disposto la chiusura, non più ha svolto alcun controllo e si è limitato a raccogliere carte senza assumere decisioni, il Tribunale ha ordinato che l’Assessorato regionale «fornisca una dettagliata ed aggiornata relazione sui fatti di causa». Un’affermazione che conferma la tesi difensiva secondo cui la chiusura della discarica era stata disposta dall’Assessorato sulla base di accertamenti piuttosto frettolosi e senza ulteriori verifiche. La discarica di Timpazzo, quindi, rimarrà aperta fino all’udienza di merito che si terrà nel marzo 2016. Ciò è normale: il Tribunale ha oggi disposto la riapertura della discarica in via cautelare; il giudizio amministrativo prosegue sino alla sua conclusione nel merito, che avverrà solo l’anno prossimo. Nel frattempo si spera che l’Assessorato regionale adotti ogni iniziativa di sua competenza.

Il liquidatore avv. Panebianco non nasconde la propria soddisfazione per la decisione adottata dal giudice amministrativo di Palermo, che ancora una volta darà la possibilità a tutti i comuni del comprensorio di conferire i rifiuti presso una discarica pubblica.

 

Redazione

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