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Il ricercatore messinese, che denunciò la presenza di metalli pesanti nelle urine e nel sangue dei giovani di Milazzo, domani pomeriggio sarà a Bosco Minniti per il caso “polo siracusano”.

Siracusa, 16 Dicembre 2014 – Metalli pesanti nelle urine e nel sangue. La scoperta è del prof. Francesco Squadrito che sarà a Siracusa domani, 17 dicembre, alle ore 18 , ospite dell’associazione Basta Veleno dalla Zona Industriale. L’interessante incontro si terrà nel salone della Chiesa di Bosco Minniti durante il quale si darà stavolta un taglio prettamente sanitario al tema ambientale dei miasmi provenienti dal petrolchimico siracusano. Squadrito infatti relazionerà sul tema: ” Biomonitoraggio di metalli pesanti, sviluppo puberale e danno del DNA negli adolescenti residenti nell’area di Milazzo Valle del Mela”. Chi è il prof. Francesco Squadrito? Professore ordinario di Farmacologia, Direttore UOS di Tossicologia e Monitoraggio Farmaci, AOU Policlinico G.Martino Università di Messina; presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Messina. Il prof. Squadrito è riuscito a dimostrare che cadmio, cromo, nickel e anche un po’ di mercurio sono i metalli pesanti che avvelenano le nuove generazioni di Milazzo e della Valle del Mela, area della provincia di Messina classificata “ad elevato rischio di crisi ambientale”. Due anni fa, uno screening eseguito sugli studenti delle scuole medie locali dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Messina diretto dal Prof. Francesco Squadrito, ha evidenziato la presenza nelle urine di alcuni metalli pesanti altamente tossici per la salute umana, classificati come distruttori endocrini dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il monitoraggio biologico ha riguardato 200 alunni di età compresa tra i 12 ed i 14 anni, nati e vissuti nei comuni di Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e San Pier Niceto.

Nel corso dell’incontro l’attore Francesco Di Lorenzo reciterà alcuni passi salienti del libro “Il nome di Marina” della giornalista Rosalina Salemi (che ha ispirato lo spettacolo “L’uomo qualunque”)che, per motivi di lavoro, si trova fuori Sicilia e quindi impossibilitata a partecipare. “Sono lieto di dare il mio contributo ad un evento che tratta un argomento così attuale ed importante – ha affermato Di Lorenzo – . Ogni qualvolta riesco a dare voce all’Uomo Qualunque, protagonista della pièce, è un’occasione per fare memoria, un’occasione per non dimenticare che in questo angolo di Sicilia esisteva un angolo di Paradiso voluto da Dio. Un angolo di Paradiso voluto da Dio e che l’uomo ha distrutto per far posto ad un “progresso” spacciato come tale ma che, ad oggi, non è altro che simbolo di morte e distruzione”. Di Lorenzo annuncerà il tour siciliano dello spettacolo “L’uomo qualunque”  (il 10 e l’11 gennaio a Modica, il 16 a Vittoria, il 24 e 25 a Bagheria, a febbraio a Salerno). Di Lorenzo nei prossimi giorni sarà impegnato nella docufiction per la regia di Manuel Giliberti,  una sceneggiatura su “una promessa mancata”. “Sempre più persone si avvicinano a noi, – ha detto a sua volta il presidente di Basta Veleno, Peppe Resca  – , sempre più persone si informano sul problema dell’inquinamento provocato dal petrolchimico. Un’altra serata utile a confrontarsi,discutere e ampliare i nostri orizzonti. Abbiamo bisogno di tutti, basta essere in buona fede e onesti intellettualmente”.

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