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Il Ministro degli Affari Esteri della Germania in visita a Ravanusa

RAVANUSA, 9 maggio 2019 –  Fermento nella giornata di ieri a Ravanusa per la visita del Ministro degli Affari Esteri tedesco, Heiko Maas, in occasione della Giornata dell’Europa.

Un modo per rendere omaggio, come si è letto sul manifesto che ha pubblicizzato l’evento, ai tanti emigrati ravanusani in Germania ma anche per discutere con i cittadini sul futuro dell’Europa.

«La Sicilia per me è un simbolo della partnership vivente tra Italia e Germania» ha affermato il Ministro, che è stato accolto dal Sindaco Carmelo D’Angelo, da diverse personalità pubbliche locali, dai bambini delle scuole e anche da una folta folla di curiosi. «Vogliamo anche chiarire che la Sicilia non è sola con le sue sfide speciali. Perché l’Europa è essenzialmente basata sulla solidarietà».

E’ stata l’occasione per mostrare le bellezze e i monumenti simbolo di Ravanusa: il Ministro, il Sindaco e gli altri rappresentanti dell’amministrazione hanno passeggiato lungo il viale Lauricella, fermandosi in piazza Sulzbach dove alcuni anni fa è stato posto un monumento in occasione del gemellaggio tra la cittadina tedesca e il comune di Ravanusa, e lungo il corso Della Repubblica, fermandosi davanti al Municipio e al monumento ai caduti.

Per l’occasione sono state chiuse al transito alcune strade, il paese è stato pulito alla perfezione e sono state poste delle piantine lungo tutto il percorso fino a piazza Primo Maggio.

Nella stessa giornata, in ricordo della visita del prestigioso ospite, in via Mamiani è stato piantato un alberello delimitato da lastre in pietra, su una delle quali è stata incisa una famosa frase che nel 1786 disse Goethe quando visitò la Sicilia: «L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. E’ in Sicilia che si trova la chiave di tutto». Lavoro che, però, ha suscitato alcune polemiche sui social: come si evince dalla foto, infatti, è stato lasciato del cemento in vista e nella scritta è stata aggiunta una virgola di troppo (dopo “Sicilia”). Sul luogo, nel momento in cui sono stati effettuati gli scavi per piantare l’alberello, sono stati trovati i fili della luce di un vecchio lampione presente in quel punto e, evidentemente per accorciare il lavoro, si è preferito lasciarli invece di eliminarli, come avrebbero fatto senz’altro in Germania.

Al di là di queste polemiche (ma a Ravanusa, si sa, le polemiche non mancano mai!) la visita del Ministro degli Affari Esteri della Germania è stata sicuramente molto importante e sarà ricordata da tutti i cittadini. Oltre a Ravanusa, sempre nella stessa giornata di ieri, Maas è stato anche a Sutera per poi partire alla volta di Venezia per la Biennale dove oggi ha presentato il contributo di Franciska Zólyom come curatore e Natasha Süder Happel come artista nel padiglione tedesco. «Come ogni singola persona può plasmare il suo mondo, è questo che vedremo accadere alla Biennale d’Arte di Venezia. Lì presenterò il contributo tedesco, che ha in mente le grandi questioni del nostro tempo: come cambiamo il mondo, come affrontiamo il cambiamento? Cosa significa questo per l’individuo? L’arte è società e la politica culturale è politica sociale».

Ilaria Greco

 

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