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IL MEGAFONO AL SEGRETARIO DEL PD: VIA MICELI!

Le parole di Miceli indignano anche Caudo che scrive una lettera indirizzata a Fausto Raciti. “Adesso basta! Si ritorni al rispetto!” scrive.

Palermo, 5 luglio 2015 – Secondo il Megafono sono stati utilizzati toni violenti da parte del segretario provinciale Miceli nei confronti del presidente Crocetta, con palesi riferimenti alla sua sessualità. Appare indignato il segretario del Megafono e dirigente del PD, Peppe Caudo, che in una una lettera indirizzata al segretario del Partito Democratico Fausto Raciti, analizza l’andazzo della direzione PD di ieri denunciandone l’accaduto. Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera di Caudo.

 Caro Fausto,

  ho assistito personalmente all’intervento del Segretario del PD della provincia di Palermo, sono iscritto a questo partito da quando faccio politica e mai avrei pensato di assistere dal palco di una direzione regionale  a parole tanto offensive, non solo per la persona a cui erano dirette, nè alla figura istituzionale quanto, ai milioni di iscritti e militanti della sinistra italiana che da sempre considerano uno spartiacque invalicabile le scelte private di vita di ogni uomo dalle legittime battaglie personali e politiche.
Abbiamo abbassato la guardia già troppe volte non definendo “fasciste” le argomentazioni di quel Buttafuoco e non esprimendo piena solidarietà all’ uomo e al Presidente. Adesso basta, si torni al rispetto dei principi minimi del rispetto degli altri, ti chiedo di farlo per non giungere alla deriva populista a cui il nostro paese e la nostra regione sta assistendo troppo spesso inerme,  anche una deriva che mina le fondamenta stessa dell’idea di sinistra.
Lo statuto regionale del PD recita senza possibilità di essere interpretato:
Articolo 1 (Principi e valori)

1. Il Partito Democratico Siciliano è soggetto dotato di autonomia politica, programmatica, organizzativa e finanziaria, federato nel Partito Democratico Nazionale.

2. Il Partito Democratico Siciliano si riconosce nella Costituzione Repubblicana e nello spirito dello Statuto Speciale della Regione Siciliana e assume come missione la crescita civile, sociale e culturale della Sicilia, promuovendo lo sviluppo sostenibile e solidale, la cultura della legalità, la lotta alla mafia e il rispetto del principio di sussidiarietà.

3. Il Partito Democratico Siciliano riconosce il valore della differenza e assicura la piena democrazia paritaria fra uomini e donne nella società, nella politica e nelle istituzioni.

4. Il Partito Democratico Siciliano rispetta il pluralismo culturale e politico al proprio interno, attribuendo dignità ad ogni opzione.

5. Il Partito Democratico Siciliano si impegna a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’affermazione della pari dignità e delle pari opportunità, senza discriminazione di genere, età, convinzione religiosa, orientamento sessuale, etnia e disabilità.

In un momento così tanto delicato per la nostra Sicilia , violentata da 60 anni e oggi così debole da non voler capire chi è il suo aguzzino e chi il suo salvatore non possiamo tacere alla violazione persino di quelle che sono le stesse ragioni del nostro stare insieme.
Come sai ho partecipato in questi ormai quindici anni a momenti duri al nostro interno ma ho sempre visto nei nostri dirigenti, anche quelli più duri in certe occasioni, lo spirito di una divergenza di opinioni in un quadro però sempre di avanzamento della società Siciliana.
Anche oggi in una Direzione appassionata abbiamo ascoltato letture diverse dell’ esperienza di governo, ma oggi più di altre volte tutti abbiamo letto la voglia di ridare forza alla politiche del governo regionale e del PD, abbiamo davanti momenti difficili dal più piccolo comune alla più grande delle città in ogni settore dell’ amministrazione regionale siamo di fronte, dopo gli sforzi del cambiamento, al momento in cui i siciliani potranno raccogliere i frutti di questo lavoro.
In questi due anni e mezzo di governo nelle tornate amministrative  oltre due milioni di elettori hanno lasciato il centrodestra per affidarsi alle proposte di governo del centrosinistra, oggi  in Sicilia governiamo la gran parte delle amministrazioni locali, i cittadini ci hanno rivolto le loro speranze di cambiamento che non possiamo certo interpretare con una classe dirigente che oggi a Rosario Crocetta e magari domani a chiunque di noi, invece di affrontare con coraggio e spirito di abnegazione ognuno nel proprio ruolo le sfide che il nostro popolo ci chiede, si lancia in questo tipo di esternazioni.
Caro Fausto, io spero che con intelligenza il segretario Miceli rassegni le sue dimissioni, dimostrando di avere a cuore questo partito i suoi valori e i suoi rappresentanti istituzionali, diversamente avremo rovinato una Direzione che mi pareva essere sul verso giusto, critica ma costruttiva, potresti certamente farmi notare che nulla puoi e in effetti nulla ti chiedo, il mio è un allarme da militante al suo Segretario regionale, ancora abbiamo tempo per  fare capire ai Siciliani che il nostro progetto di governo e’ costruito sull’ idea di un altra Sicilia , ma questo non possiamo farlo con un altra Idea di Partito che purtroppo troppo spesso facciamo finta di non vedere, ma che interventi come quello di oggi, di quello che non posso chiamare  ne’ compagno ne’ amico emerge in tutta la sua violenza.
Con affetto
Giuseppe Caudo

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