CronacaRegioneSiracusa

I metalmeccanici della Cisl protestano per le “modalità antidemocratiche” adottate dai colleghi della Cgil

E’ partito questa mattina lo sciopero indetto da Cgil e Uil contro il Job Act di Renzi. Trasporti, uffici e diversi ambiti lavorativi sono rimasti e rimarranno bloccati nella giornata di oggi. I metalmeccanici della Cisl protestano per le “modalità antidemocratiche” adottate dai colleghi della Cgil. “Ci giungono da più parti telefonate – denuncia Salvatore Picciurro, segretario della Fim Cisl Sicilia – di lavoratori che protestano perché stamattina è stato impedito loro di entrare in fabbrica per i normali turni di lavoro”. Tra l’altro, “operazione squadriste di picchettaggio”, comunica la Fim Cisl, sono state attuate agli impianti petrolchimici di Siracusa davanti ai cancelli della Esso, alla Lukoil Nord e Sud, alla Versalis, allo Sasol. “Così molte aziende – informa il segretario Fim – hanno deciso di concedere un giorno compensativo o di ferie ai lavoratori che non avevano alcuna intenzione di aderire a uno sciopero dal chiaro intento politico. E che sono state tenute forzatamente fuori dai cancelli delle fabbriche”. Ciononostante, calcola la Fim che nel settore metalmeccanico in Sicilia non ha aderito allo sciopero più del 20% dei lavoratori.

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