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Gli agrumi di Sicilia ad Expo: esposizioni, degustazioni e tante manifestazioni per grandi e piccoli.

Pienone nello spazio espositivo del Distretto Agrumi di Sicilia ad Expo, visitabile fino al 22 ottobre. Degustazioni, dimostrazioni ed esposizioni culinarie e tante iniziative per grandi e piccoli. Interessante inoltre la collezione di veline storiche – le cartin​e​ in cui venivano avvolti gli agrumi ​siciliani  destinati all’Estero.

Siracusa, 19 ottobre 2015 – Già pienone di visitatori di tutte le età negli spazi del Distretto Agrumi di Sicilia in Expo che sarà visitabile fino al 22 ottobre.

Il calendario della settimana è scandito da una serie di appuntamenti ciclici [Colazione Siciliana/Merenda della Nonna/Aperitivo Made in Sicily] e altri a tema [cibo/energia/editoria/ricerca/viaggi/gioco] che impegneranno tutti gli operatori della filiera agrumicola. Una sezione specifica di eventi, intitolata appunto “People of Sicily”, prevede incontri a tu per tu fra il pubblico di Expo e gli imprenditori della filiera (produttori, commercianti e trasformatori) per conoscere da vicino chi coltiva, raccoglie, distribuisce e trasforma i prodotti che poi arrivano sulla nostra tavola.

Ogni giorno dalle 11 alle 13, “Colazione siciliana” con i freschi e genuini succhi di arancia rossa di Sicilia e di Ribera, marmellate di limoni e mandarini e le frizzanti aranciate, limonate e chinotti in bottiglie di vetro. Spazio alla tecnologia con le spremiagrumi brevettati ed esportati in tutto il mondo. Per i piccoli visitatori, il gioco interattivo “Adotta un albero di Agrumi”, dove imparare a prendersi cura del proprio alberello in attesa di gustarne i frutti maturati al sole. Per chi è alla ricerca di suggestioni di viaggio nell’isola più grande del Mediterraneo – terra di straordinaria biodiversità con ben quattro agrumi Igp e Dop – ecco gli itinerari tra antiche masserie, aziende agricole, siti d’arte e riserve naturali e paesaggistiche delle “Vie della Zagara“.

Dalle 16 alle 18 “Merenda semplice”: ecco il pane di grano duro impastato con il lievito madre e marmellata e inoltre succhi freschi.

Dalle 19 alle 21 “L’Aperitivo Made in Sicily”, con i succhi di arancia rossa di Sicilia e di Ribera, le bibite, formaggi, il ficodindia, uova, acciughe e dolciumi.

Sabato e domenica c’è stata una spettacolare degustazione della tipica granita siciliana realizzata con limoni freschissimi raccolti in questi giorni alle pendici del vulcano. Nel pomeriggio una discussione interattiva dal titolo “Gli Agrumicoltori siciliani si raccontano”.

A partire da oggi e fino a giovedì 22, ogni mattina dalle 11 alle 12.30 l’appuntamento con “Un viaggio in Sicilia alla scoperta del giardino delle arance”. Sette coloratissime clip raccontano il lavoro e le cure del contadino per far crescere l’arancia rossa, il più sano dei simboli della Sicilia nel mondo. Sempre lunedì (Cluster Cacao e Cioccolato, dalle 11 alle 12) il maestro cioccolatiere Pietro Celeste, celebrerà la straordinaria unione fra il cioccolato dell’antica tradizione azteca, che si perpetua ancora a Modica, e gli agrumi di Sicilia. Nel pomeriggio il focus del Distretto Agrumi di Sicilia con la presidente Federica Argentati che, insieme ai partner Università di Catania e Cooperativa Empedocle, riferirà del progetto “Energia dagli agrumi”, per il recupero in chiave energetica del pastazzo di agrumi. Per i piccoli il gioco interattivo sia al mattino che al pomeriggio, quando alle 16 tornerà la merenda con pane e marmellata. Mentre alle 19 spazio all’editoria con la chef Lucia Mazzullo e il suo libro “Quattro stagioni di cucina siciliana”, viaggio attraverso le ricette siciliane con assaggi finali di leccornie sicule.

Domani, martedì 20, dopo la mattina dedicata ai piccoli dalle 13 il Distretto della Pesca farà conoscere i suoi prodotti confezionati. Alle 17 incontro con lo scrittore Paolo Sidoti, autore di “Pietra Lavica”, thriller ambientato nel centro storico della città di Catania. Al termine degustazione di prodotti della filiera agrumicola e degli altri distretti. Alle 19, negli spazi del Cluster Bio-Mediterraneo, show cooking dello chef Pietro Parisi autore di “Un cuoco contadino, i volti della sua terra”, racconti e memorie di una cucina che, tra gli ingredienti, predilige prodotti a chilometro zero.

Mercoledì 21 alle 12.30 con i ricercatori del CREA di Acireale (Consiglio Ricerca Agricoltura e Economia Agraria) e del PST (Parco Scientifico e Tecnologico di Catania) tra ampolle e fialette si andrà alla scoperta delle colture in vitro, di essenze, compost, pastazzo essiccato e farina di agrumi.

Venerdì 16 (Spazio Convivio 2, ore 18), l’imprenditore agrumicolo Pascal Giuliano parlerà dell’importanza della certificazione di filiera per conto di Bella Rossa, organizzazione di produttori specializzata nelle colture Igp di Limone di Siracusa e delle Arance rosse di Sicilia (varietà tarocco, moro e sanguinello).

Grande curiosità, inoltre, per collezione storica di veline originali del Novecento – quelle usate per incartare arance e limoni destinate ai mercati esteri – fra le curiosità sul mondo.

Fino al 22 ottobre, infatti, nell’allestimento dello Spazio Convivio 2 – annunciata da un profumato giardino di agrumi ornamentali in vaso per una esperienza sensoriale a 360° – i visitatori potranno ammirare una vera “chicca” per appassionati di storia, arte e tradizioni. Si tratta della ricchissima collezione di veline originali raccolta negli anni dal prof. Antonino Càtara, docente emerito della facoltà di Agraria dell’Università di Catania, insieme ad alcuni appassionati e addetti ai lavori. Raccolte in un grande album, e protetta da polvere e umidità, la collezione di storiche veline con cui si avvolgono tutt’ora arance e limoni siciliani di qualità destinati ai grandi mercati italiani ed esteri è consultata in questi giorni con gran curiosità dalle migliaia di visitatori dell’esposizione universale, che proprio in questi ultimi dieci giorni sta registrando il picco di presenze.

Artisti, designer, creativi e gente comune osservano con curiosità la collezione di veline, prezioso documento dove marchi, linguaggio, caratteri tipografici e grafica (spesso elementari e molto naif) sono specchio dei tempi (notevoli quelle primo novecento con i tratti Liberty) e testimoniano l’evoluzione del linguaggio della comunicazione lungo tutto il secolo breve. Di particolare interesse quelle con caratteri cirillici destinate al mercato russo, ma anche quelle destinate agli Stati Uniti, la Scandinavia, la Germania.

Ilaria Greco

(Nel tg delle 14 guarda anche il video)

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