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“Giacinto Nature LGBT”. Noto come Strasburgo, non come l’Italia.

Cerchiamo di fare il punto della questione relativamente  all’evento “Giacinto – nature LGBT”, che si terrà a Noto nei prossimi giorni, alla luce anche di quanto espresso dalla Corte Europea di Strasburgo.

Noto, 22 luglio 2015. Sabato 1 agosto, presso il cortile dell’ex Convitto Ragusa di Noto, si terrà l’incontro “Coppia: sostantivo plurale”, un tavolo di lavoro al quale siederanno importanti personalità della Cultura e delle Istituzioni come l’On. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri per le Pari Opportunità, Francesca Vecchioni, figlia del cantautore Roberto, ma soprattutto modello di donna lesbica che ha deciso di condurre la sua personale battaglia di civiltà sulla naturalezza delle proprie emozioni, costruendo con la sua compagna e due gemelline la propria famiglia, Fabio Canino, attore, scrittore e conduttore televisivo, Paolo Patanè, Presidente del Coordinamento Palermo Pride, Ioana Ghilvaciu, Pastora della Chiesa Evangelica Battista.
“Coppia: sostantivo plurale” viene organizzato per la prima volta a Noto il 17 maggio 2014, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia, dall’attore ed operatore culturale Luigi Tabita e, nel corso del tempo, grazie anche al sostegno attivo del Comune, si è avviato un dibattito intenso sulle problematiche urgenti che riguardano la comunità LGBT sotto il profilo delle Pari Opportunità. Pochi giorni dopo la proposta avanzata a questo tavolo di lavoro, viene istituito nel Comune di Noto il registro delle unioni civili.
Il lavoro di “Coppia: sostantivo plurale” continua, quest’anno, all’interno del Festival “Giacinto Nature LGBT”, che prevede due giorni durante i quali, attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti (mostre, incontri, performance, proiezioni), si racconteranno le realtà e le tematiche che più interessano la comunità LGBT.
«Quest’anno abbiamo il piacere di avere con noi la più alta carica istituzionale in materia di Pari Opportunità, l’On. Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio – afferma Luigi Tabita, cui è stata affidata la Direzione artistica del Festival – e siamo orgogliosi di essere parte attiva di un dialogo che deve portare al più presto al riconoscimento sostanziale delle uguaglianze dei cittadini”.
Ed infatti in un periodo storico che sembra ostacolare sempre più veementemente il riconoscimento delle unioni civili (di qualche giorno fa la notizia dello slittamento della presunta approvazione del ddl Cirinnà), in cui la Corte di Strasburgo ha definito l’Italia come l’unico Paese di democrazia occidentale che non ha ancora legalizzato l’unione tra persone dello stesso sesso, tutta la comunità politica, civile, religiosa, è chiamata a confrontarsi nel modo più produttivo possibile, per animare un dibattito rispettoso dei punti di vista di tutti e volto alla conoscenza pura e semplice del mondo LGBT.

“Ciò emerge come una necessità impellente alla luce di quanto successo e sentenziato dagli organismi giudiziari di matrice europea, al fine di creare una sensibilità atta a stimolare un confronto lontano da stereotipi e pregiudizi che, purtroppo, spesso risultano troppo radicati nel nostro Paese e nelle nostre coscienze”, conclude Tabita.

Possiamo dire senza compiacimento ma con orgoglio che Noto e la sua amministrazione ha sempre guardato avanti.

 

Corrado Tardonato

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