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FESTA DELLA DONNA: UNA FESTA USATA E ABUSATA. ECCO LE VARIE INIZIATIVE IN PROVINCIA DI SIRACUSA, QUELLE CHE HANNO COLTO IL VERO SENSO DELLA GIORNATA!

Di Ilaria Greco

Feste, serate in discoteca, spesso anche dai toni volgari, e mimose, tante mimose! Un’altra “Festa” della Donna è passata scivolando come una festa qualunque e portando con sé spesso frivolezza o semplicemente ignoranza. Eppure si tratta di una Giornata internazionale istituita per celebrare le battaglie sociali di donne (ma anche uomini) per ottenere la parità di diritti; le conquiste di questi diritti ma anche le morti in difesa di questi diritti! Una Giornata internazionale creata per ricordare non, come spesso erroneamente si crede, la morte delle famose operaie di quella famosa industria tessile, ma per ricordare anni e anni di storia, soprattutto politica, nel segno dell’uguaglianza e dei diritti. “Commemorazione”, “ricordo”, “battaglie per l’emancipazione”: parole che spesso si confondono tra una cena di qua e una serata di là. E quella storia fatta di dolore, di conquiste, di speranze, sembra essere stata cancellata con un colpo di spugna. Sì, certamente in epoca fascista molto fu cancellato e adesso rimane un vago ricordo, qualcosa portato miracolosamente in vita dal movimento femminista degli anni ’70 ma che ancora fatica ad insinuarsi nella vita delle persone, nelle case degli italiani (soprattutto al sud) e tra i banchi di scuola. Spesso l’ignoranza lascia lo spazio a incerte e a volte fantasiose interpretazioni, addirittura a volte c’è chi pensa persino che non dovrebbe neanche esistere una Giornata dedicata alla donna; altre volte tal’altro pensa che sia solo una giornata per dire no alla violenza sulle donne. Necessità dettata dai fatti di cronaca sempre più incalzanti sul tema. Eppure un barlume di luce c’è, un sentimento femminista ancora c’è. E le diverse iniziative nella provincia lo dimostrano. In primo luogo le manifestazioni portate avanti dalla Rete di Raffaella Mauceri, attivista in prima linea in difesa delle donne e per le donne, che è riuscita a creare una realtà capillare che si barcamena sapientemente nei difficili meandri della tematica femminile. Citiamo solo le più significative iniziative messe in campo: il convegno “Decliniamo al femminile – Oltre il maschile grammaticale universale” con l’ospite d’onore Irene Giacobbe, esperta in tematiche di genere, dal lungo e prestigioso curriculum, che ha voluto porre l’accento sulle discriminazioni linguistiche cui noi donne siamo spesso oggetto senza neanche accorgercene! Poi, ieri, 8 marzo, è arrivato all’ARS un documento dell’esordiente Ufficio Legale Regionale sul marasma in cui versano i centri antiviolenza siciliani, affinchè la Regione prenda atto della gravità del problema e si impegni a risolverlo in tempi brevi. Poi, a Cassibile, l’addir poco spettacolare via crucis al femminile. L’idea è stata del parroco Salvo Arnone, prete coraggioso e sopra le righe, ma la realizzazione è appannaggio di un folto gruppo di donne profondamente motivate che ne hanno fatto un gioiello di solidarietà squisitamente femminile. Si tratta di una mostra di dieci foto di forte impatto emotivo e un video da pugno nello stomaco per gridare basta al silenzio omertoso che copre il dolore delle donne malmenate, segregate e sopraffatte da un quotidiano clima di terrore. Nell’occasione è stata annunciata l’apertura a Cassibile di un nuovo sportello d’ascolto, affiliato alla Rete Centri Antiviolenza. Numerose altre iniziative hanno visto le volontarie della Rete impegnate nei 15 presidi periferici: stand, concorsi, mostre, dibattiti, riconoscimenti e la tanto attesa inaugurazione dello sportello di Francofonte. Anche la Misericordia di Cassibile ha organizzato un momento di aggregazione e solidarietà per dire NO alle discriminazioni e le violenze cui sono ancora molte donne sono oggetto in molte parti del mondo. L’evento, voluto fortemente dal Governatore della Misericordia, Franco Listo, è stato un’occasione di confronto e di sensibilizzazione verso la tematica della Violenza; l’obiettivo: raccogliere fondi da donare al Centro Antiviolenza “La Nereide”. La manifestazione, dal titolo ” Insieme contro i Diritti Violati- l’8 Marzo sempre”, è stata caratterizzata da mostre fotografiche, recite di poesie, flash-mob, testimonianze di donne vittima di violenza, riflessioni. Non è mancato neanche il consueto appuntamento con “DON(n)A la Gardenia di AISM”, la tradizionale manifestazione di solidarietà, promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione (FISM), che ha visto anche quest’anno 10.000  volontari impegnati in tantissime piazze ad offrire una pianta di Gardenia a fronte di  un contributo minimo. “La Gardenia di AISM” ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento dei progetti di ricerca e al potenziamento di servizi per le persone colpite da SM, in particolare per le donne a cui questa manifestazione è dedicata. Grande partecipazione anche per la manifestazione “Semaforo Rosa” che, come l’anno scorso, ha avuto luogo a Noto su impulso dell’assessora alla cultura Cettina Raudino e che, attraverso fotografie, istallazioni artistiche e musica, ha ancora una volta proposto un modo diverso di vedere la festa della donna.   E ad Avola in occasione dell’8 Marzo il Teatro Garibaldi ha aperto i battenti per ospitare la conferenza-concerto dal titolo “Dolcemente complicate… essere donne fra le canzoni dell’essere”. I testi e le musiche della tradizione italiana hanno offerto lo spunto per soffermarsi su alcune tematiche legate al mondo femminile, e anche a quello maschile. Insomma tante, tante manifestazioni. E tante mimose! Non si sa quanto vendute legalmente visto che, un commerciante di Avola, ha esposto per protesta questo cartello….

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