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Ex Provincia: esplode la rabbia dei dipendenti. L’occupazione della sede di Via Roma è arrivata mentre il governo regionale fissa le elezioni per il 30 giugno. Sarà la fine dei commissariamenti ?

 

La Regione fissa la data del 30 giugno per le elezioni e intanto manda gli ispettori a verificare i bilanci del 2018.

Neppure la pioggia battente di stamani è riuscita a fermare la protesta dei dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa. Chiusi i portoni delle sedi secondarie, la protesta si è spostata nell’androne degli uffici di Presidenza di Via Roma dove i dipendenti, esasperati da una situazione resa insostenibile da un ennesimo lungo periodo senza stipendi, hanno deciso di occuparne alcune sale. Sono iniziati i primi turni di presidio che hanno raccolto la partecipazione e la solidarietà di alcuni esponenti politici provinciali e di qualche sindacato. L’ex on. Vinciullo, come annunciato nel comunicato pubblicato, trascorrerà la notte con i lavoratori in presidio, mentre il deputato regionale Pippo Gennuso, recriminando il mancato trasferimento di risorse finanziarie dal governo centrale alla Regione Siciliana, invita il Ministro dell’Interno Matteo Salvini a venire a Siracusa per constatare la situazione impietosa in cui sono stati lasciati i dipendenti del Libero Consorzio Comunale, trattati peggio degli immigrati.
Per domani, mentre continuerà la protesta, è prevista la missione a Palermo del Commissario Floreno con due funzionari dell’Ente per cercare di sbloccare qualche risorsa nell’immediato. Viaggio di ritorno scontato con nel bagaglio dell’auto di servizio qualche rassicurazione e impegno per il futuro e nulla più, visto che i deputati hanno pensato bene di prendersi una immeritata pausa di 10 giorni prima di tornare in aula l’11 febbraio e cercare di completare l’iter e approvare la nuova finanziaria regionale che potrebbe far pervenire le risorse necessarie per andare avanti qualche altro mese e pagare gli arretrati.
E intanto, mentre iniziava l’occupazione in Via Roma, è arrivata la notizia che la giunta regionale, riunitasi ieri a Catania, ha approvato le date per elezioni di secondo livello nei Liberi Consorzi Comunali siciliani e per le amministrative dirette di primo livello per alcuni Comuni. Si voterà il prossimo 30 giugno per le ex Province.

La deliberazione prevede che per i sei liberi consorzi siciliani i sindaci dovranno eleggere presidente e consiglio, mentre nelle tre Città metropolitane si eleggeranno solo i consigli perché il presidente coincide con il sindaco del comune capoluogo. Mentre per alcuni Comuni la tornata delle amministrative è prevista per il 28 aprile con eventuali ballottaggi il 12 maggio.

Altri quattro mesi di sofferenza con i Commissari straordinari prima di tornare alla democrazia (seppur monca) nelle ex Province, che sono commissariate da quasi sei anni e in grave crisi finanziaria, con i dipendenti sfiancati e senza stipendi e vicini al dissesto.

Siracusa, prima fra tutte, lo è già da un anno. E non è finita ancora. Purtroppo !

Anche perché la Regione, con l’assessore Bernadette Grasso, ha deciso di inviare gli ispettori negli uffici dei Liberi Consorzi Comunali per verificare l’utilizzo delle somme assegnate nel 2018. Sono stati selezionati per questo compito 9 funzionari della Regione che dovranno visionare i relativi bilanci e relazionare entro 60 giorni. A Siracusa verrà Carmelo Messina.

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