Elezioni provinciali e commissariamento di Fdl in Sicilia – Musumeci critico sulle strane alleanze.
La Meloni costretta a commissariare Fratelli d’Italia in Sicilia.
Ci sono aspetti nella politica siciliana di Fratelli d’Italia e nelle alleanze con gli altri partiti del centrodestra che non vanno e creano non pochi malumori. Per calmare gli animi e ricucire gli strappi all’interno del partito di maggioranza è dovuta intervenire la premier che ha inviato in Sicilia il commissario Luca Sbardella.
Le elezioni provinciali di secondo livello del prossimo 27 aprile hanno aperto fratture nelle alleanze fra i partiti del centrodestra che nell’isola non vanno uniti. Fallita la possibilità di raggiungere un accordo unitario per i 6 Liberi Consorzi Comunali e le 3 Citta’ metropolitane, è prevalsa la scelta di andare in ordine sparso. Spesso con alleanza “ibride” che hanno alimentato dissapori e prese di posizione che lasciano presagire disimpegni e accordi diversi nel sostegno dei candidati in corsa per la Presidenza degli enti sovracomunali.
Su questi due aspetti politici si è espresso oggi il Ministro siciliano Nello Musumeci di Fratelli d’Italia.
Sul commissariamento del partito in Sicilia ha detto: «È solo una crisi di crescita. E’ normale che l’ingresso di nuove risorse umane possa determinare un assetto non facile da governare, almeno nella fase iniziale. Sono sicuro che il commissario Luca Sbardella saprà trovare il giusto punto di equilibrio in questa fase di riassetto. Abbiamo una bella classe dirigente e parlamentare, a cominciare dal presidente dell’Ars Galvagno”. Sul secondo punto: “Quanto al resto, voglio esprimere il dispiacere nel constatare che alle elezioni provinciali il centrodestra non si presenta compatto: in 3 province su 6 Forza Italia va alleata col Pd. Dovremmo convincerci che le alleanze, nel centrodestra, o sono un valore o sono un male necessario».