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Dramma a Ragusa. Un poliziotto stanotte ha ucciso la moglie che voleva lasciarlo e poi si è suicidato con la pistola d’ordinanza.

Questa notte in una villetta di Marina di Ragusa si è consumato un ennesimo dramma familiare. Mentre le due figliolette di 6 e 7 anni dormivano nella loro cameretta, Simone Cosentino, poliziotto di 42 anni, assistente capo in servizio alla sezione Volanti della Questura di Ragusa, la notte scorsa ha chiuso nel modo più tragico quel rapporto che negli ultimi tempi era entrato in crisi: con la pistola d’ordinanza ha freddato con tre colpi nel sonno la moglie, Alice Bredice, 33 anni, piemontese; e, dopo aver telefonato alle tre di notte a sua madre per dirle di andare a casa a prendere le bambine, con la stessa arma si è tolto la vita. L’ispettore capo era in ferie da quattro giorni. Un gesto premeditato perché proprio ieri sera, prima di andare a letto, aveva postato un messaggio su facebook per la moglie con tanto di dedica: “Ti ho dedicato tutta la mia vita, ti amo”.

E’ stata la figlia di 7 anni, svegliata dagli spari, a chiamare subito i nonni paterni e dare l’allarme.

  Sul posto sono arrivati i colleghi della vittima, increduli, e il sostituto procuratore di turno Giulia Bisello. In Questura parlano di «frizioni» negli ultimi giorni tra marito e moglie, che però non lasciavano presagire un tragico epilogo. Simone Cosentino aveva conosciuto la moglie in Piemonte, a Susa, dove aveva prestato servizio nella Polizia stradale. Circa sei anni addietro si era trasferito a Ragusa, dove aveva lavorato sempre nella stradale. Dal 2016 era in servizio nella squadra Volanti della Questura iblea. La moglie, Alice Bredice, era originaria di Sant’Ambrogio in Val di Susa, in Piemonte, ed era da qualche giorno tornata in Sicilia dopo aver trascorso le festività pasquali nel suo paese natale con il padre e il fratello. Una donna aperta che amava i cavalli e la natura, tanto da tenerne uno bianco nel recinto prospicente la villetta, regalatole proprio dal marito Simone. I due erano sposati da otto anni. I colleghi del marito poliziotto lo ricordano come una persona senza problemi. Anche il Questore Salvatore La Rosa, che in passato ha svolto servizio al Commissariato di Avola e poi alla Questura di Siracusa come Capo di Gabinetto, dice di essere rimasto allibito nell’apprendere della tragedia familiare. «Il suo fascicolo personale, dal punto di vista disciplinare e sanitario – sottolinea -, è pulito. Sono senza parole».

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