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Il depuratore non funziona, danno erariale per 8 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Gela, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo, ha appena concluso un articolata indagine afferente il depuratore del comune di Butera. Un depuratore che di fatto non ha mai depurato causando un danno erariale conteggiato per oltre 8 milioni di euro.

Il progetto fu approvato dal Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti e la Tutela delle Acque in Sicilia, aveva ottenuto il finanziamento da parte dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque nel mese di ottobre 2006, per la somma di oltre 4 milioni di euro da gravare sui fondi di cui alla Delibera CIPE 84/2000. I lavori, iniziati nel maggio 2007, dovevano essere conclusi entro 18 mesi, e cioè entro il mese di novembre 2008. I lavori si sono protratti fino ad agosto 2013, mentre il collaudo è avvenuto a giugno 2014 con esito positivo.

I Finanzieri, nell’ambito delle diversificate attività di controllo del territorio finalizzate alla verifica circa il corretto adempimento delle prescrizioni imposte dalla normativa ambientale, avevano avuto modo di riscontrare l’anomalo caso relativo allo scarico delle acque reflue prodotte dall’agglomerato urbano del Comune di Butera.

A seguito di una laboriosa e complessa attività nel corso della quale si è proceduto all’acquisizione di informazioni sia da soggetti interessati nella realizzazione dell’opera che da soggetti coinvolti nella erogazione del finanziamento presso l’Ente Regionale, nonché all’acquisizione di copiosa documentazione presso Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque di Palermo, organo della Regione Sicilia deputato all’erogazione e al controllo del finanziamento stesso, i finanzieri del Nucleo Mobile hanno potuto accertare come la progettazione dell’opera, risalente al lontano anno 1989, aveva avuto diverse correzioni e rielaborazioni per essere adeguata alle prescrizioni di volta in volta imposte dall’Ente Regionale, e ritenute necessarie per poter eccedere al finanziamento finale.

Alla luce delle tante anomalie riscontrate e della rilevata mancata utilizzazione dell’impianto, la Compagnia ha segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti, per responsabilità erariale i R.U.P. pro tempore, il progettista e Direttore dei Lavori, i legali rappresentanti delle imprese riunitesi nell’A.T.I. esecutrice dei lavori, il collaudatore tecnico-amministrativo dei lavori, il Responsabile del Settore Tecnico pro tempore del Comune di Butera, i sindaci pro tempore del Comune di Butera, i funzionari della Regione Siciliana pro tempore ed in particolare, il Dirigente dell’Ispettorato Regionale Tecnico e i Dirigenti del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti.

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