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Controlli a tappeto in tutta la provincia. Scoperti 19 lavoratori in nero, sospese 8 attività

Controlli in edilizia e contrasto al lavoro nero da parte dei Carabinieri e la Direzione Territoriale del Lavoro. Sospese 8 attività imprenditoriali. Sanzioni amministrative e ammende per oltre 80.000€ 

di Ilaria Greco

Siracusa, 28 aprile 2016 – I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Siracusa, insieme agli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, hanno proseguito nei controlli di prevenzione nel settore edile e negli altri settori commerciali scoprendo lavoro nero e irregolarità varie.

La piaga, anzi il cancro, del lavoro nero  continua ad affliggere il mondo del lavoro e l’imprenditoria: il costante impegno degli uomini dedicati alla Tutela del Lavoro vuole contribuire ad arginare tale fenomeno, soprattutto alla luce delle innovazioni introdotte dal Jobs Act. I controlli degli ultimi quindici giorni si sono svolti a Siracusa e in provincia.

Gli operanti nel complesso hanno controllato 17 aziende e verificato 43 posizioni lavorative; scoperto 19 lavoratori in nero e irregolari con conseguente maxi sanzione di € 3.000 per singolo lavoratore, che può arrivare sino ad € 12.000 in caso di lunghi periodi di lavoro svolti in nero; effettuato 8 sospensioni di attività imprenditoriale in conseguenza delle riscontrate posizioni di lavoro nero in esubero al 20 % della forza presente al momento dell’accesso ispettivo; contestate sanzioni amministrative per € 80.000,00.

In particolare, per quanto riguarda l’ edilizia: a Siracusa in un cantiere è stata riscontrata la presenza di 1 lavoratore in nero su 2 presenti; a Portopalo in un secondo cantiere sorpreso 1 lavoratore in nero su 4 presenti; ad Avola, in un altro cantiere è stato scoperto 1 lavoratore in nero su 2 presenti; a Siracusa, riscontrata in un cantiere la presenza di 2 lavoratori in nero su 2 presenti; ad Augusta sorpresi 3 lavoratori in nero su 4 presenti. In tutti questi casi si è proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale. 

Inoltre a Noto in un cantiere è stata contestata all’imprenditore l’utilizzo di strutture in quota non idonee alle lavorazioni; a Francofonte in un altro cantiere contestata al titolare la mancata predisposizione di contromisure utili ad evitare le cadute dall’alto degli operai.

Nel settore del commercio: a Pachino, in un’autofficina è stato riscontrato 1 lavoratore in nero su 2 presenti; a Rosolini, in un panificio trovati 4 lavoratori in nero su 4 presenti (forse ritenevano che nelle prime ore della mattina i Carabinieri fossero ancora in ufficio); a Siracusa in una gelateria riscontrato 1 lavoratore in nero su 3 presenti. Anche in tutti questi casi c’è stata la sospensione dell’attività imprenditoriale.

A Cassibile, in una ditta di laminati metallici, è stato contestato al titolare l’utilizzo di strutture in quota non adeguatamente ancorate.

Infine a Canicattini Bagni, in un bazar cinese, è stato riscontrato e contestato al titolare l’illecito utilizzo di telecamere di video sorveglianza.

I Carabinieri del Comando Provinciale e del NIL, su concorde parere del Dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro, rimangono a disposizione dei cittadini per ricevere segnalazioni e denunce in materia, e anche per perseguire ogni forma di caporalato nelle campagne siracusane.

“Il lavoro nero – ha dichiarato in conferenza stampa il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, Luigi Grasso – costituisce una piaga sociale dalle conseguenze negative per l’economia sana di un territorio e per i lavoratori. Ed è per questo che l’Arma dei Carabinieri imprime, con convinzione e determinazione, il massimo impulso per contrastare ogni forma di illecito nello specifico settore.”

Ilaria Greco

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