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Controlli a tappetto, sanzioni e denunce a piede libero da parte della Polizia

Controlli a tappetto, sanzioni e denunce a piede libero da parte della Polizia.

A Siracusa, i Poliziotti di Quartiere, nell’ambito di predisposti servizi di controllo del territorio hanno rinvenuto delle borse e altri oggetti personali (tra cui apparecchi elettronici) rubati ad alcuni turisti e li hanno restituiti ai legittimi proprietari.

Alcuni turisti lasciavano nelle auto parcheggiate nei pressi delle spiagge oggetti di valore e le chiavi di casa.

I poliziotti di Pachino,  insieme ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, hanno eseguito, nell’ambito del progetto “Trinacria”, un servizio di controllo del territorio ed hanno identificato 49 persone, controllato 536 veicoli, con e senza apparecchiatura elettronica, ed elevato 4 sanzioni amministrative. Inoltre, denunciata una donna di 45 anni residente a Pachino, di professione assicuratrice. La stessa è accusata di aver fornito un certificato assicurativo falso.

Piena luce sulla vicenda è stata fatta grazie al controllo che gli Agenti della Polizia hanno effettuato presso le banche dati delle assicurazioni.

 

A Noto,  la Polizia ha denunciato G.V., siracusano di 37 anni, già conosciuto alle forze di polizia, per il reato di porto di oggetti atti ad offendere.

L’uomo veniva sorpreso in piazza Bolivar, alla guida di uno scooter, privo di documenti di identità e trovato in possesso di un cilindro di ferro della lunghezza di circa 40 centimetri che nascondeva sotto il sellino e portato a suo dire per difesa personale, sprovvisto di patente di guida, perché mai conseguita e di copertura assicurativa obbligatoria. Sanzionato per 8.000 euro e applicate le sanzioni accessorie del fermo amministrativo per tre mesi e del sequestro amministrativo dello scooter.

Ed infine ad Augusta hanno la Polizia ha denunciato B.C. di anni 54, per il reato di minacce aggravate da futili motivi e per il reato di porto di un coltello e di un revolver poi risultato un giocattolo, con cui aveva minacciato di morte un giovane con il quale aveva avuto un diverbio.

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