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Consiglio, cade il numero legale Si torna aula alle 18 in seconda convocazione

Il Consiglio comunale torna in aula alle 18, in seconda convocazione, per trattare l’ultimo punto all’ordine del giorno della seduta di ieri,  quello riguardante la “Revisione periodica delle società partecipate”. Al momento della sua trattazione, infatti, è venuto a mancare il numero legale.

La seduta di ieri è cominciata con il minuto di raccoglimento chiesto dal consigliere Salvatore Castagnino “In memoria delle vittime del terrorista Battisti che- ha detto il proponente- forse non ricorda più nessuno”; ed è proseguito con la richiesta del consigliere Franco Zappalà di una seduta aperta del Consiglio comunale dedicata alla vicenda ospedale alla quale invitare non solo il Prefetto ed i Sindacati ma anche “Quella parte della politica che ha ancora un ruolo istituzionale per capire cosa si vuole fare della sanità in città, visto che è intollerabile averla ridotta ad un balletto di dichiarazioni giornalistiche”.

Dopo avere approvato un provvedimento di natura urbanistica, relazionato in aula dal presidente della I Commissione Giuseppe Impallomeni ed avente ad oggetto una compensazione e la successiva riconfigurazione di un’area in contrada Sinerchia Belvedere, il Consiglio si è poi occupato di un’interpellanza di natura tributaria a firma dei consiglieri Favara, Mangiafico, e Torres, che l’ha illustrata in aula. I proponenti chiedevano di conoscere il criterio che ha portato gli uffici ad applicare il bonus del 20 o 40%, quale premialità dovuta per la raccolta differenziata, con riferimento alle tariffe dell’anno precedente, e non a quelle dell’anno corrente. Per il dirigente del settore Entrate, Vincenzo Migliore, “Il credito maturato origina un diritto al rimborso che avviene mediante compensazione con il tributo dell’anno successivo. L’inclusione “ora per allora” nel Piano finanziario farebbe ricadere i costi su tutti gli utenti attuali del servizio, anche di quelli che non ne avrebbero usufruito. Di contro- ha concluso Migliore- quanti avessero cessato la propria posizione vedrebbero conteggiato il credito con un Piano tariffario diverso da quello di competenza e quindi estraneo alla loro posizione”.

 

Dopo la comunicazione alla Presidenza da parte del consigliere Castagnino di rinunciare al gettone di presenza a favore di un fondo per il riscaldamento nelle scuole, e la reiterazione da parte del consigliere Zappalà della mozione sull’istituendo Ufficio per la trasparenza, l’aula ha ascoltato la relazione del “Difensore dei diritti del bambino” Carla Trommino. “Una relazione temporalmente ormai superata- ha detto il Difensore- ma che offre diversi spunti di riflessione su quello che non è stato fatto e soprattutto su quanto si potrà fare nei prossimi mesi. Importante è mettere al centro il bambino: l’infanzia deve diventare minimo comune denomitore della nostra azione”. Gestione dell’Ufficio e ritardi nella sua organizzazione operativa, carenza di fondi, Consiglio comunale dei ragazzi, tutte le problematiche legate al mondo della scuola, dagli asili nido ai doppi turni, dal cosiddetto accordo intergenerazionale per un patto educativo cittadino che coinvolga tutte le Istituzioni fino all’idea di una città a dimensione di bambini nelle strutture pubbliche, nell’impantistica sportiva, nella sicurezza, sono stati alcuni degli argomenti tracciati da Trommino.

Alla sua relazione è seguito il dibattito d’aula al quale hanno dato il loro contributo i consiglieri Mangiafico, Reale, Castagnino, Buonomo, Gradenigo, La Mesa, Gentile, Spadaro, Costantino e Di Mauro.

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