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Confartigianato lancia l’allarme per la riduzione dei finanziamenti. Crisi per micro imprese ed artigiani

Dati negativi quelli comunicati Giuseppe Pezzati, presidente regionale di Confartigianato Imprese Sicilia il quale fa sapere che i finanziamenti concessi alle micro e piccole imprese e all’artigianato sono ancora in calo. A febbraio di quest’anno i finanziamenti  concessi alle medie e piccole imprese sotto i 20 addetti, che pesano per  il 28,2%  sul totale crediti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici, registrano rispetto allo stesso periodo 2016 un decremento del -3,6%.

“L’ultimo bollettino economico pubblicato da Banca d’Italia dell’aprile 2018 di quest’anno – ha detto Pezzati – evidenzia come nel corso del 2017 in generale la qualità del credito comunque è migliorata. In Sicilia, se mettiamo sotto la lente di ingrandimento la dinamica delle sofferenze di società non finanziarie e famiglie produttrici, osserviamo che la crescita continua ma a passo sempre più lento (fenomeno di decelerazione in atto): la dinamica delle sofferenze a marzo 2016 era del +8,4%, a marzo 2017 è del +0,3% (prossima zero e inferiore a quella 2016). Ma se è vero che la struttura economica siciliana è costituita per la maggior parte da piccole e medie imprese – ha aggiunto il presidente regionale di Confartigianato –,  allora più l’accesso al credito per queste viene limitato, maggiore sarà il rischio di declino per l’economia regionale nel suo insieme. Le micro imprese e le Pmi domandano credito prevalentemente per iniettare liquidità all’interno dell’impresa, complici l’allungamento dei tempi di incasso delle fatture, i crediti in sofferenza e i fatturati in calo. Quando invece chiedono prestiti per finanziare investimenti o il ricambio generazionale, il sostegno della impresa in queste richieste diventa funzionale al miglioramento dei cicli produttivi e all’esigenza di stare al passo con un mercato sempre più dinamico. Solo una piccola parte delle richieste di finanziamenti invece è destinata ad una ristrutturazione del debito”.

“Siamo dell’idea – ha concluso Pezzati – che istituzioni pubbliche, intermediari, Confidi e le Associazioni di categoria come Confartigianato, debbano lavorare di concerto per assicurare che l’incontro tra domanda e offerta di credito si realizzi in modo ottimale L’auspicio è  quello che si possa costruire un nuovo patto tra imprese e istituti di credito, fondato sul riconoscimento delle reciproche esigenze e che si possa trovare un migliore equilibrio tra i due soggetti”.

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