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Commissioni consiliari al Comune di Siracusa, in 5 si dimettono e uno si sospende

​E’ tornato a riunirsi il Consiglio Comunale di Siracusa, dopo il rinvio dell’altro ieri per mancanza del numero legale. All’ordine del giorno il problema del risarcimento all’Open land e la questione delle commissioni consiliari. Le prima battute del confronto in aula, però, sono state dedicate al corretto funzionamento delle commissioni consiliari. Il problema è stato sollevato da Massimo Milazzo per il quale è necessario rivedere l’articolo 7 del nuovo regolamento la cui formulazione, ha detto, impedisce una corretta composizione rispettando il vincolo della presenza di ciascun consigliere fino a un massimo di 2 commissioni. Dopo avere rilevato anche problemi formali sulle convocazioni, Milazzo ha annunciato le dimissioni dalle commissioni di cui sono componenti i tre esponenti di Progetto Siracusa (Milazzo, Fabio Rodante e Salvo Sorbello). Stessa decisione è stata espressa anche da Salvatore Castagnino e Cetty Vinci, mentre Salvo Cavarra ha annunciato di sospendersi chiedendo di rivedere, oltre alla composizione, anche le presidenze delle commissioni per un maggiore coinvolgimento della minoranza. Dopo un critico intervento di Simona Princiotta, sullo stesso argomento dalla maggioranza sono intervenuti  anche Antonio Moscuzza e Francesco Pappalardo per invitare la presidenza a procedere con urgenza per la soluzione dei problemi sollevati.

Il dibattito ha continuato con quanto richiesto dalla Princiotta che ha chiesto di aprire un capitolo appositamente per l’eventuale risarcimento chiesto dall’Open Land e fermo al Cga. 

Nella sua relazione, Princiotta ha fatto un excursus dei vari passaggi centrando in maniera critica l’attenzione, tra le altre cose, sulla delibera di Giunta numero 54 del 2013 con la quale l’Amministrazione dichiarò di non dovere nulla all’Open Land sulla base del lavoro svolto da una commissione tecnica presieduta dal dirigente Emanuele Fortunato, atti della commissione che, secondo la consigliera, rischiano di essere considerati falsi. Altre critiche Princiotta ha mosso verso la decisione dell’Amministrazione di non prevedere sin dal 2013 una specifica voce di bilancio per il caso Open Land, decisione che farebbe prefigurare l’ipotesi di falso in bilancio. La consigliera ha concluso l’intervento ponendo altri quesiti ai quali i vari consiglieri hanno via via risposto.

Nel dibattito, Castagnino ha affermato che la mancata previsione di una voce dedicata al risarcimento in questione rende il bilancio del 2013 non conforme alla legge. Questo espone a rischi di ordine giudiziario i consiglieri che votarono quello strumento finanziario, rispetto al quale ci sono delle responsabilità, ha detto, della commissione Bilancio e del suo presidente.  

​Su come l’Amministrazione pensa di affrontare il risarcimento, Scrofani ha spiegato che, pur non essendoci una precisa voce dedicata all’Open Land, dal 2013 su sollecitazione dei revisori dei conti nel bilancio è previsto un fondo per le attività pregresse nel quale vengono accantonate anche le somme destinate alle sentenze esecutive per effetto di contenziosi. Quanto all’incarico all’avvocato D’Alessandro, l’assessore al Bilancio ha chiarito che la vicenda risale al 2009, che la scelta fu fatta dalla precedente Giunta e che l’ammontare della parcella è l’effetto di quel conferimento di incarico. Sulla costituzione di parte civile nel processo penale, ultimo quesito posto dalla Princiotta,  l’assessore Scrofani ha ricordato che il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione del dirigente imputato.

Per il dirigente dell’Ufficio legale, Salvatore Bianca, visto il procedimento in corso davanti al Cga, non c’è nulla che gli organi politici del Comune possano fare. Bianca ha negato che possa essere fondata l’ipotesi di falso in bilancio, ritenendo pure che i consiglieri comunali non sono esposti a rischi perché i loro voti, ai sensi della legge 20 del 1994, sono espressi sulla base di informazioni fornite dai dirigenti comunali competenti. Inoltre, l’accertamento delle responsabilità del danno erariale è competenza della Corte dei conti, che interverrà una volta chiusa la vicenda davanti al Cga.


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