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cheFare: l’innovazione culturale si racconta a Siracusa 14 e 15 aprile – Impact Hub Siracusa

Una due giorni intensa, partecipata, sicuramente costruttiva.
La presenza e le riflessioni di Bertram Nissen, presidente dell’associazione culturale cheFare, in visita in Sicilia per conoscere lo scenario culturale locale è stata la molla che ha reso possibile un evento che è andato ben oltre le premesse iniziali, realizzato con il patrocinio del Comune di Siracusa e grazie al supporto del Consorzio del Limone igp nello spazio d’accelerazione per progetti d’impresa sociale Impac Hub Siracusa.

L’aspettativa superata è stata quella di conoscersi al di fuori delle singole realtà territoriali, parlando di un sud-est che nasce dal basso, di una rete di operatori che hanno preso consapevolezza della vocazione di un’intera comunità e non più solo di un singolo territorio.

cheFare, ricordiamo, è un rinomato premio per progetti di innovazione culturale di centomila euro e giunge quest’anno alla sua terza edizione. Tra i suoi criteri di valutazione riconosce una netta importanza alla replicabilità, alla scalabilità, al business model ed alla capacità di generare un impatto positivo sul territorio.

Domande che sono state rivolte ai protagonisti della prima giornata, ovvero gli operatori culturali del sud-est, affinché riflettessero sui loro modelli organizzativi, la loro capacità di dialogo con il territorio e le tipologie di risorse che una pubblica amministrazione potrebbe attivare al di là del mero contributo economico per supportare il loro lavoro.

Il secondo giorno è stato il momento della restituzione, alla presenza degli assessori alla politiche culturali di Orazione Licandro per il comune di Catania, Francesco Italia per Siracusa e Stefania Campo per Ragusa e la partecipazione del sindaco del comune di Ferla, Michelangelo Giansiracusa.
Moderati da Mirko Viola, Viviana Cannizzo e Vincenzo Di Maria, del team Impact Hub, i rappresentanti delle rispettive amministrazioni sono stati invitati a rispondere alle seguenti domande, frutto delle riflessioni del giorno prima:

Che visione avete maturato delle vocazioni culturali dei vostri territori a due anni dall’inizio della vostra attività politica? E come intendete lavorare per i prossimi tre anni?

Cosa potete fare oggi, nell’immediato, per venire incontro alle numerose richieste di collaborazione con il pubblico che i privati, le associazioni ed il terzo settore in generale vorrebbero attivare per una gestione virtuosa dei tantissimi beni culturali presenti nel sud-est?

Ed infine in che modo facilitate le varie istanze espresse dal territorio per metterle a sistema con l’intero apparato amministrativo?

Le risposte degli amministratori hanno reso possibile attivare un confronto serrato che da un lato ha posto il pubblico presente nelle condizioni di rendersi consapevole delle difficoltà in cui versa la pubblica amministrazione attuale in termini di risorse economiche.
Dall’altra però ha creato un ulteriore consapevolezza, cioè quella che una rete di cittadini attivi, operatori culturali, strutture didattiche (presenti anche gli studenti del liceo artistico Gagini), ed imprenditori privati può essere una grandissima risorsa per il rilancio del territorio se tutti questi attori sono messi a sistema tra loro. Non si può fare dall’oggi al domani ma ci si è lasciati con la promessa di organizzare un secondo incontro in cui coinvolgere anche lo staff e la dirigenza che lavora al fianco degli assessori per far si che la dinamica collaborativa diventi prassi.

Impact Hub Siracusa ha garantito la sua presenza per facilitare ulteriori incontri in futuro e l’accompagnamento ai progetti che vogliono entrate in rete, inserendoli anche nel circuito internazionale.

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