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Celebrata la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Il 4 novembre è la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Celebrazioni si sono svolte in tutta Italia e anche nella nostra provincia, in particolare ad Augusta, a Siracusa e a Rosolini.

Nel capoluogo la giornata è iniziata al Pantheon dove è stata deposta una corona di alloro. Subito dopo la cerimonia militare si è svolta nel piazzale della Capitaneria di Porto alla presenza del prefetto, Armando Gradone, e l’ammiraglio De Felice, comandante di MariSicilia. Tante le autorità civili e militari presenti.
Coinvolti anche i sindaci della zona sud della provincia, tra cui il sindaco di Avola, Luca Cannata, e gli alunni degli istituti comprensivi della città che hanno cantato l’inno d’Italia stringendo in mano le bandierine tricolore e accompagnati dalla banda musicale Città di Siracusa.
Durante la cerimonia è stato consegnato il Tricolore al Melodia di Noto.

A Rosolini il Sindaco Corrado Calvo unitamente all’amministrazione comunale e ai rappresentanti del consiglio comunale hanno presenziato alla manifestazione ha visto anche qui la presenza di una numerosa rappresentanza di alunni di ogni ordine e grado nonché Autorità Civili, Militari e Religiose e rappresentanti di Associazioni, ex combattenti e reduci e di volontariato. Due i momenti salienti della cerimonia. Il primo momento in Chiesa Madre con la celebrazione di una Santa Messa officiata dal Parroco della Comunità di Parrocchie Chiesa Madre – SS. Crocifisso, don Bruno Carbone; il secondo momento con la deposizione di corone d’alloro presso la lapide del Milite Ignoto (Palazzo Comunale di via Roma) e presso il Monumento dei Caduti dove ci sono stati anche i discorsi celebrativi.

Rivolgendosi soprattutto alla folta rappresentanza di studenti, piccoli e grandi, degli Istituti cittadini, il Sindaco Corrado nel rimarcare il valore e il significato della ricorrenza ha affermato: “La giornata del 4 novembre merita sempre di essere ricordata perché ci permette di riflettere sugli ideali di pace e di libertà che ci sono stati trasmessi, ma anche per rinnovare il monito alle generazioni di oggi ed a quelle future, di rifiutare totalmente la guerra e qualsiasi altra forma di violenza. Onorare la festa del 4 novembre significa riconoscere il sacrificio di quegli uomini che valorosamente hanno difeso il proprio Paese . Grazie a loro, oggi abbiamo una identità, siamo davvero “popolo” con una comune storia, con comuni valori. E’ importante per tutti noi ma soprattutto per le nuove generazioni, che abbiamo raccolto il frutto di quei sacrifici, ricordare sempre le vicende e le storie di costoro, perché attraverso la memoria si consapevolizzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre, sono da condannare e da evitare perché fonte di odio, povertà e devastazioni morali e materiali. Occorre costruire la pace come processo che parte dal basso, somma di comportamenti individuali, e i giovani di oggi in particolare non sono estranei a questo processo, anzi, lo devono alimentare, con il proprio agire quotidiano per essere costruttori di una società e di un mondo migliori.

Il 4 novembre – ha concluso il Sindaco – e’ anche la giornata delle Forze Armate a cui va un ringraziamento per l’impegno a difesa dei principi del vivere civile, profuso non solo nel nostro paese, nel nostro territorio, ma anche al di là dei confini nazionali che contribuiscono a difendere la pacifica convivenza tra i popoli, ed a salvaguardare la crescita di paesi che da poco hanno conosciuto la democrazia” .

Nell’occasione, presso la biblioteca di Cassibile è stato presentato il libro “L’armistizio di Cassibile” scritto da Leonardo Salvaggio. Il libro, che racconta tutti i retroscena degli antefatti che portarono alla celebre firma, è stato presentato alla presenza dell’autore, del presidente di Circoscrizione Paolo Romano, di una folta rappresentanza della scolaresca di Cassibile e autorità civili e militari. L’iniziativa si avvale della collaborazione delle associazioni Lamba Doria di Siracusa e Kekaparis di Cassibile. “Un momento  molto importante – ha dichiarato Paolo Romano – soprattutto per le nuove generazioni, per comprendere le conoscenze storiche che forgiano il nostro futuro e di quanti si sono sacrificati per la nbostra libertà e la patria”.

Ilaria Greco

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