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Caso Eligia Ardita. Il marito: “Ho avuto uno scatto d’ira. Non volevo ucciderla!”

La donna quella sera non voleva restare sola e aveva chiesto al marito di non uscire. Questa la causa della lite che avrebbe portato alla morte di Eligia Ardita e della sua bambina.

Siracusa, 20 settembre 2015 – Alla fine ha ceduto Christian Leonardi, il marito di Eligia Ardita, l’infermiera di Siracusa uccisa il 19 gennaio scorso. Alla fine ha confessato: sarebbe stato lui ad uccidere in seguito ad una violenta lite. Ma avrebbe anche raccontato al pm che che non avrebbe voluto ucciderla. L’uomo,  40 anni e disoccupato, accusato di omicidio e di avere procurato l’aborto alla bimba che Eligia portava in grembo, ha trascorso la prima notte in carcere. 
E questa mattina il Procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, e l’aggiunto Fabio Scavone, hanno ripercorso  quella tragica sera di 8 mesi fa nel corso di una conferenza stampa al Comando dei Carabinieri. “La svolta – ha dichiarato il procuratore capo – è arrivata quando il gip, a fine luglio, ha deciso di archiviare la posizione dei medici e ci siamo concentrati esclusivamente sulla posizione di Leonardi. L’intervento dei militari del Ris a casa della coppia e i rilievi effettuati – ha affermato ancora Giordano – hanno confermato la nostra ipotesi investigativa e hanno inchiodato Leonardi alle sue responsabilità”. “E’ stato un momento drammatico e sfibrante – ha aggiunto Scavone parlando della confessione – durante il quale Leonardi ha fatto capire di aver compreso l’enormità del gesto compiuto”.

A lungo Leonardi ha interpretato la parte dell’uomo disperato che aveva perso moglie e figlia e chiedeva giustizia – ha detto ancora Scavone – Se nulla trapelava era anche per l’abilità del fermato”. Era stato proprio lui, infatti, a recarsi insieme ai suoceri, dai carabinieri per denunciare ritardi nei soccorsi, tanto che si parlò di malasanità e quattro sanitari furono indagati. Adesso tutto appare più chiaro.

Ecco dunque la ricostruzione dei fatti: l’uomo e la donna avrebbero passato la serata con i genitori di lei, invitati a cena a casa loro. Quando sono andati via lui avrebbe manifestato l’intenzione di uscire e raggiungere gli amici ma lei si sarebbe opposta. Non voleva essere lasciata sola a casa. Lui, a quanto pare, lo faceva spesso e lei si sentiva sempre sola e trascurata. Sarebbe dunque nato un litigio. Non era la prima volta che avveniva, stando ai racconti dei vicini di casa, che per questo non sarebbero intervenuti, appunto perchè quasi abituati ai continui litigi della coppia. Il diverbio sarebbe ben presto degenerato. Le spinte, i colpi e per finire la mano messa sulla bocca di Eligia per zittirla avrebbero ucciso la giovane infermiera. La donna avrebbe prima iniziato a vomitare, poi avrebbe perso i sensi. Lui l’avrebbe trascinata a letto, avrebbe ripulito tutto e solo dopo un’ora avrebbe chiamato il 118. Tutto è successo tra le 21,30, orario in cui i genitori di Eligia hanno lasciato la casa della coppia, e le 23,30, ora in cui Christian Leonardi ha chiamato il 118. Questa la ricostruzione dei fatti data da Leonardi che sarà adesso confrontata con la ricostruzione tecnica ordinata dalla Procura.

Intanto non si placa la rabbia dei familiari che dicono: “Lui non l’ha mai amata, altrimenti si sarebbe subito costituito”. Erano stati proprio loro, fin dall’inizio, a dubitare e a spingere gli investigatori ad indagare su di lui.

Ilaria Greco

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