CALCIO SERIE D, SCONFITTA INTERNA PESANTISSIMA A SOLI DUE TURNI DAL TERMINE

NOTO                      0

ROCCELLA             3

30′ s.t. Criniti, 35′ s.t. Calabrese, 40′ s.t. Dorato

NOTO: Paladino, Petrassi (dal 18′ s.t. Peluso), Cassandro, Primo, Cucinotta, Marino, Saluto, Caci ( dal 15′ s.t. Butera), Ficarotta, Cocuzza, Cordeddu (dal 32′ s.t. Rizza). All. ROMANOIn panchina: Levantino, Leone, Lentini, Kabangu, Ricci.

ROCCELLA: Belcastro, Odgwe, Cassaro, Pizzoleo, Minici, Coluccio, Criniti( dal 38′ s.t. Maiese), Calabrese, Dorato, Sorgiovanni, Khoris. All. GALATIIn panchina:Mittica, Schiavello, Kanfri, Mittica E., Lia, Frasca, Sarago, Franco.

Arbitro: Cristian Cudini di Formia, assistente nr.1 Alessandro Dodo Spani di Roma 1, assistente nr.2 Fabio Migliaccio di Roma 2Note: ammonizione al 4′ s.t. Petrassi, al 18′ s.t. Saluto (Noto), al 24′ e al 42′ s.t. Khoris, espulso (Roccella).Sono mesi che la posta in palio, in ogni partita è sempre più importante, ma oggi a Palazzolo la tensione è altissima e ci vuole poco per comprenderlo; tra Noto e Roccella ci sono solo due lunghezze, vincere, per i granata, significherebbe tornare con la testa sopra l’acqua, e con sole due gare da disputare, mandando proprio il team calabrese nei play out. Il tutto ovviamente aspettando il risultato della Nuova Gioiese posizionato proprio tra Noto e Roccella. Ma l’epilogo è ben altro. Il tecnico Romano deve fare a meno degli squalifcati Ferla ed Intelisano, ed è costretto, giocoforza, a schierare qualche calciatore non al top della forma. Si gioca sui nervi e sugli errori altrui, il primo brivido è al 3′ minuto, calcio d’angolo e Paladino al suo esordio con il pugno allontana la minaccia. Gli ospiti effettuano una buona ragnatela nella propria metà campo rendendo difficile la manovra dei padroni di casa che non trovano i consueti spazi per attaccare gli avversari. Si può solo provare da lontano e l’unico nello specchio della porta è il tiro, poco dopo il 20′, di Cocuzza, risposta su punizione di Khoris assolutamente fuori misura. Il tempo scivola via senza grandi emozioni, gli unici sussulti sono provocati dalle proteste veementi del pubblico presente per l’andamento a senso unico della direzione arbitrale del signor Cudini di Fermo. Il marchigiano, e credeteci è un evento, fischia la prima punizione in favore del Noto al 32′. Al 35′ azione gol limpidissima per il Noto, si vede in avanti Ficarotta che con un cross in area serve alla perfezione Saluto,  stop e tiro con tutta la forza che ha in corpo ma un difensore si para davanti e manda in fallo laterale. È un buon momento per il Noto che guadagna, nell’azione  successiva, un calcio d’angolo ma senza costrutto finale. Nel tentativo di ricerca di spazi e gol si presta il fianco anche a qualche sortita calabrese, pericoloso il diagonale di Sorgiovanni che Paladino intercetta ma non blocca e poi con l’aiuto di un compagno di reparto allontana. Al 46′ esatto, uno il minuto di recupero concesso, si va negli spogliatoi sullo 0-0. Ripresa e sei dei nove componenti della panchina calbrese si alzano per il riscaldamento. Il Roccella si mostra più intraprendente e confeziona alcune azioni interessanti che chiamano all’intervento Paladino, in particolare al 14′ quando con estremo coraggio ed ottima scelta di tempo interviene sui piedi di Criniti lanciato a rete, sventando un grossissimo pericolo. Il Noto sembra subire, così, non senza rischiare, Romano fa la prima sostituzione, fuori Caci per Butera e poi Petrassi per Peluso, qualche minuto dopo. Sembra svegliarsi il team granata ed al 23′ ci sarebbe anche il gol sugli sviluppi di un calcio di punizione eseguito da Ficarotta, annullato per fuorigioco, ed è pronta la doccia fredda, minuto 30 Criniti s’invola verso la porta di Paladino che stavolta non può far nulla 0-1 e palla al centro. Ma non è finita qui, lo svantaggio è come un macigno sulle gambe e toglie il fiato ai polmoni, e di conseguenza il cervello va in tilt, così arriva pure il secondo gol dei cabresi, con tiro dal limite d’aria di Calabrese, minuto 35, e il terzo, poco prima del 40′, firmato Dorato. Una débâcle che davvero in pochi potevano immaginare e la tensione esplode al triplice fischio con un faccia a faccia duro tra tifosi e calciatori granata, si ode forte e chiara anche dal punto più lontano della tribuna, la voce e le parole del capitano Cocuzza: “Stiamo sputando sangue, e voi ci dovete aiutare, non ci criticate, ora, aiutateci. Ci salviamo lo stesso”. E domenica prossima nuovamente qui a Palazzolo per la penultima giornata di regular season, chi vivrà vedrà. Emanuela V

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