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Avola,”Le religioni condizionano ancora il cammino delle donne”: convegno nella sala Frateantonio giovedì prossimo

Le religioni condizionano ancora il cammino delle donne” è il titolo del convegno, in programma il 26 novembre alle ore 16 presso il Cenacolo dei Domenicani, meglio noto come sala Frateantonio. L’evento, organizzato dal Centro Antiviolenza Doride col patrocinio del Comune di Avola ed in corso di accreditamento presso l’Ordine degli avvocati di Siracusa, si focalizzerà sulla condizione femminile nelle società in cui prevale la religione monoteista. Punto di partenza per gli spunti di riflessione sarà il libro “Dio odia le donne” che costituisce  l’ultima fatica letteraria della scrittrice Giuliana Sgrena, giornalista de “Il Manifesto”, corrispondente di guerra, che sarà ospite al convegno. “Con lei – spiega l’avvocata Gabriella Tiralongo, che collabora con il centro antiviolenza Doride di Avola – si discuterà proprio delle religioni monoteiste, della loro capacità di adeguarsi al cambiamento, della matrice della discriminazione delle donne, parte centrale del libro. Raccoglieranno le provocazioni del libro, Veronica Giorgianni, Avvocata, Dottoressa di ricerca in Diritto privato e dell’economia, Docente di diritto civile presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali della Sicilia Centrale dell’Università Kore di Enna che interverrà sul tema “L’evoluzione legislativa in Italia e la complementarietà della donna rispetto all’uomo”, mentre Souadou Lagdaf, Docente di Storia dei Paesi Islamici presso l’Università di Catania,Struttura didattica di Ragusa, relazionerà sul tema “Le leggi Islamiche e gli alibi per il patriarcato”. L’incontro rappresenta un altro importante tassello di un percorso di riflessione sulla condizione femminile iniziato a novembre, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, con le scuole e con la città finalizzato a sensibilizzare e prevenire, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, assessorato alle pari opportunità, delega all’architetto Simona Loreto, in sinergia col Centro Antiviolenza Doride presieduto dall’avvocata Dorotea Romano”.

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