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Avola: Tassa di soggiorno, cittadini lamentano la mancanza di servizi ma la rete d’impresa spiega che tale tassa serve proprio per attivare i servizi senza tassare gli avolesi

“Tassa di soggiorno si, tassa di soggiorno no”. Questo il dilemma degli ultimi giorni che vede una città divisa a metà relativamente l’approvazione in consiglio comunale della tassa di soggiorno per l’anno 2018.

La nuova tassa sarà applicata alle persone di età superiore ai 12 anni che soggiorneranno in una delle strutture turistiche ricettive ubicate nel territorio del Comune di Avola ed è finalizzata a finanziarie “interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle stesse strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali e dei servizi pubblici locali”.

L’importo giornaliero stabilito è di €. 1.50 per le strutture alberghiere a 1 o 2 stelle e per le strutture extra-alberghiere come B&B, Casa vacanze, Affittacamere e Agriturismo; di 2 euro per le strutture alberghiere a 3 e 4 stelle; di 3 euro per le strutture alberghiere a 5 stelle.

Per i campeggi e le aree di sosta per i camper la tassa di soggiorno è di 1 euro.

La comunità però lamenta il fatto che in una città in cui i turisti che arrivano riscontrano la scarsa presenza di servizi pubblici legati al trasporto urbano, all’accoglienza, al decoro urbano, ai rumori assordanti che non permettono facili soggiorni, alla regolazione del traffico urbano e del sistema dei parcheggi con la sosta selvaggia, all’accesso alle spiagge e ai siti di interesse culturale e ambientale e in cui i gestori delle strutture ricettive trovano pochi sostegni nella soluzione di tanti problemi, chiedere una nuova tassa per i turisti senza prima provvedere a risolvere i problemi di una buona programmazione dell’accoglienza sembra una stonatura.

A tali affermazioni risponde Tullio Urso in qualità di consigliere comunale che ha votato favorevolmente all’applicazione dell’imposta di soggiorno dichiarando che: “la tassa serve per migliorare quell’accoglienza e quei servizi che in città mancano rispetto alle comunità turistiche limitrofe. Adesso che si è giunti ad un livello di presenze turistiche importanti, triplicato negli ultimi 3 anni, possiamo parlare di tassa di soggiorno che servirà ad attivare il Bus Navetta già da quest’anno perchè – tiene a precisare Urso – l’imposta sarà attiva dal prossimo 1 maggio mentre la navetta dal mese successivo, ecco perchè sarà possibile finanziare questo importante servizio per i turisti e per gli avolesi con la tassa di soggiorno. Analoga cosa sarà fatta per al pulizia straordinaria delle spiagge che, se quest’anno è stata realizzata dalla ditta Dasty utilizzando il personale, dal prossimo anno potremmo richiedere anche il supporto dei mezzi pulisci spiaggia”.

Urso spiega inoltre che tale imposta serve anche per conoscere gli operatori del settore che lavorano abusivamente e senza il rilascio delle giuste autorizzazioni. Questo può avvenire tramite i controlli attivati dall’ufficio Suap e dalla Questura che effettueranno controlli incrociati sulle segnalazioni delle presenze.

A volere la tassa di soggiorno sono stati soprattutto gli operatori del settore. A prendere posizione su questo è Fabio Salonia, presidente della rete d’impresa “Tra Mare e Canyon” che dichiara: “Dal primo di gennaio sono 800 i comuni italiano che hanno attivato l’imposta di soggiorno, in provincia di Siracusa eravamo l’unico comune a vocazione turistica a non avere tale tassa. E’ ovvio che noi chiediamo tale imposta per attivare servizi al fine di migliorare l’accoglienza e la permanenza dei turisti. Non siamo favorevoli a tasse senza servizi”.

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