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Augusta – Per la festa di S. Domenico niente “botti” vicino all’area protetta delle Saline: provocherebbero gravi danni all’avifauna. – Revocare le autorizzazioni. La denuncia dell’Associazione “Natura Sicula”.

Per la festa di S. Domenico, patrono di Augusta, è stato autorizzato lo sparo dei botti
nel golfo Xifonio, a due passi dalla ex salina Regina, ove sostano e nidificano migliaia di uccelli
acquatici. A renderlo noto è stata la Capitaneria di Porto di Augusta, attraverso apposita ordinanza
di polizia marittima (n.26/2019) pubblicata giovedì scorso. I fuochi sarebbero previsti da mercoledì
15 maggio a sabato 25. L’accensione e lo sparo avverrà a pochissima distanza dall’area protetta
delle Saline di Augusta (ITA090014), provocando un inquinamento acustico e un danno
insostenibile all’avifauna.
Per l’alto interesse naturalistico, ai sensi delle direttive europee Uccelli (n. 79/409/CEE) e Habitat
(n. 92/43/CEE), le Saline di Augusta sono Sito d’Importanza Comunitaria (SIC), Zona di
Protezione Speciale (ZPS) e Zona di Speciale Conservazione (ZSC). Ne deriva una serie di norme
volte a conservare habitat e specie. Qualsiasi attività antropica da eseguire dentro e fuori il
perimetro dell’area deve essere preventivamente sottoposta a Valutazione di Incidenza (VIncA):
bisogna cioè dimostrare che la proposta non incida negativamente sulla conservazione degli habitat
e delle specie animali e vegetali presenti.
I botti per S. Domenico non risultano essere stati sottoposti a VIncA, quindi sono in violazione
delle norme ambientali. Il frastuono degli spari provoca gravi conseguenze all’avifauna, con
l’abbandono dei nidi e, quindi, delle uova o dei piccoli, esponendoli all’aggressione dei predatori.
Le saline sono un vero spettacolo della natura, sia durante i periodi di migrazione degli uccelli
acquatici che nel periodo di svernamento. L’ultimo censimento parla di oltre 120 specie diverse. In
questo periodo fanno cronaca la nidificazione della Volpoca e del Cavaliere d’Italia, e la numerosa
presenza di eleganti Fenicotteri rosa. Quanti esemplari dovranno essere sacrificati per l’egoismo e il
divertimento dell’uomo?
Al rilascio dell’autorizzazione si è opposta Natura Sicula, invitando e diffidando i vari enti pubblici
di competenza (Capitaneria di Porto di Augusta, Comando marittimo di Sicilia, Commissariato di
Polizia di Stato di Augusta, Sindaco di Augusta, Prefetto di Siracusa, Assessore regionale Territorio
e Ambiente, Soprintendente BB. CC. AA. di Siracusa), a revocare e annullare in autotutela i nulla
osta illegittimamente concessi, e ad astenersi per il futuro dall’autorizzare, in prossimità di aree
naturalistiche protette, lo svolgimento di attività simili.

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