Avola

Avola: partita di solidarietà al centro SPRAR

Si è tenuta ad Avola la partita della solidarietà e dell’inclusione. In controtendenza con gli aberranti fatti nazionali, che a Roma hanno visto un intero quartiere contrapporsi ai rifugiati politici che provengono dall’Africa Centrale, ad Avola, invece, la consulta giovanile si è incontrata con i ragazzi del centro Sprar di via Rattazzi in una partita di calcio all’insegna dell’amicizia e dell’integrazione. L’incontro si è tenuto sul campo del Kartodromo e vi ha preso parte anche l’assessore comunale alle politiche sociali, Vincenzo Campisi, e il consigliere comunale  D’Amato. Presente alla manifestazione il sindaco di Avola, Luca Cannata, che ha voluto sottolineare con la sua presenza l’impegno dell’amministrazione comunale sul fronte dell’accoglienza dei rifugiati politici, che l’Anci  e l’Unione Europea da mesi sollecitano a tutti i Comuni italiani. “E’ questa la vera Avola solidale – dice il sindaco Cannata – la comunità in cui i giovani dedicano il loro tempo per aiutare chi soffre ed ha bisogno di una mani, anche sul piano per sentirsi meno soli”

“E’ stato un pomeriggio divertente, con il quale abbiamo voluto stringere maggiormente amicizia con i nostri ospiti – aggiunge l’assessore Campisi – alcuni sono davvero bravi in campo, come lo sono stati nella vita, affrontando l’inferno, nel cuore del deserto ed in mare, alla ricerca di una vita migliore”. I ragazzi del Centro Sprar di via Rattazzi hanno tutti già avuto il riconoscimento di rifugiato politico dalla Commissione prefettizia che valuta le migliaia di domande degli immigrati sbarcati in Sicilia. Sono riconoscimenti ad Avola ed alla gente che li ha accolti e resteranno in Sicilia per il tempo strettamente necessario per seguire le lezioni di lingua italiana e l’addestramento professionale. Poi partiranno ancora per concretizzare il proprio futuro forse fuori dall’Italia. Molti, infatti, vorrebbero stabilirsi definitivamente in Germania o in Inghilterra. Intanto, per il periodo che resteranno sul territorio avolese, alcuni giovani rifugiati si allenano con le squadre di calcio locali, in attesa di un nuovo appuntamento con la Consulta giovanile per un’altra partita della solidarietà.

 Ilaria Greco

 

 

 

 

Pubblicità