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Rosolini: il primo centro medico in Italia specializzato nella cannabis terapeutica sanzionato ancor prima di cominciare!

Trovati al suo interno più di 300 prodotti a base di cannabis con principio attivo entro i limiti di legge consentiti ma con etichette non in lingua italiana e non riportanti sulla confezione le informazioni minime previste.

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Rosolini, 22 gennaio 2016 – Si sono conclusi con due sanzioni amministrative elevate al legale rappresentante della società che ha in gestione l’esercizio commerciale gli accertamenti successivi all’attività ispettiva condotta nei giorni scorsi dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Ragusa congiuntamente ai militari della Stazione di Rosolini ed al personale dell’A.S.P. di Siracusa presso una erboristeria da poco aperta in centro a Rosolini.

L’esercizio commerciale è stato alla ribalta della stampa locale in quanto ha in animo di aprire il primo centro in Sicilia specializzato nell’utilizzo terapeutico della cannabis. Allo stato, alla luce delle numerose autorizzazioni necessarie per avviare tale servizio di consulenza medica, la società che ha in gestione l’esercizio commerciale ha optato per iniziare la propria attività come erboristeria, richiedendo ed ottenendo le autorizzazioni in tal senso.

Pertanto, i militari dell’Arma hanno proceduto ad un controllo amministrativo per verificare il rispetto delle norme di settore constatando che, all’interno del negozio, erano presenti diversi prodotti a base di cannabis, verosimilmente con principio attivo entro i limiti di legge consentiti per la libera vendita, con etichette non in lingua italiana e non riportanti sulla confezione le informazioni minime previste. Pertanto, accertata la violazione di cui agli articoli 6 e 9 del D. Lgs. nr. 206/2005, meglio noto come codice del consumo, sono stati sottoposte a sequestro più di 300 confezioni di prodotti tra le quali alcune scatole contenenti semi di cannabis, in attesa che venga prodotta la documentazione comprovante la vendibilità.

Nel prosieguo dell’ispezione, inoltre, i militari hanno riscontrato la presenza di una stanza indicata quale “ambulatorio medico” al cui interno sono stati rinvenuti documenti tali da far ritenere l’effettivo svolgimento di un’attività di consulenza medica nello specifico settore. Attività che, tra l’altro, viene già pubblicizzata sia attraverso un sito internet che per il tramite di una brochure appositamente realizzata. Pertanto, si è proceduto a contestare la violazione di cui all’art. 193 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie per aver allestito un locale adibito ad ambulatorio medico in assenza della specifica autorizzazione.

Infine, essendo state riscontrate delle difformità tra quanto dichiarato sulla segnalazione certificata di inizio attività ed il reale stato dei luoghi, si procederà ad informare l’autorità competente, che si identifica nel Sindaco del Comune di Rosolini, per l’adozione dei provvedimenti di propria competenza.

Ilaria Greco

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