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Da oggi disabili senza assistenza a scuola, ecco la toccante lettera aperta di un operatore Asacom

 

Siracusa (07/03/2016) – Da oggi gli studenti disabili a scuola sono senza assistente alla comunicazione. E’ un dramma nel dramma: portatori di handicap del tutto isolati e posti di lavoro superspecialistici perduti. Su questo tema riceviamo e pubblichiamo la lettera di un operatore Asacom. Ecco il testo integrale:

“In queste ore il cuore di tanti operatori sociali piange per i tanti studenti disabili delle scuole superiori di Siracusa che da oggi (lunedì 6 marzo) si ritroveranno da soli in classe per la sospensione del loro servizio di assistenza scolastica, un loro DIRITTO riconosciuto e sancito dalla legge 104/92 all’art.13. Ancora si vuole sperare, anche se non si vuole cadere in facili illusioni, che il buon senso possa prevalere in nome di questi Ragazzi che hanno bisogno della figura professionale e specialistica dell’Asacom per favorire il non facile processo di “inclusione scolastica” che è anche “integrazione sociale e relazionale” con gli altri e dare loro quel “minimo essenziale di autonomia”. Ma possibile che le istituzioni politiche siano così ” sorde” ed “insensibili” e che continuino a trattare gli Asacom (Assistenti alla comunicazione per gli studenti disabili) come una categoria lavorativa invisibile e non meritevole della loro attenzione? Dopo 4 mesi ancora si è rimasti fermi allo stesso punto di partenza a discutere di sospensione o meno del servizio di assistenza scolastica Asacom, dei soldi che un giorno dicevano che c’erano per pagare le Cooperative ed organizzazioni sociali attraverso le quali viene erogato il servizio di operatori sociali nelle scuole superiori e il giorno successivo all’annuncio “trionfale” ci si sentiva dire che tali risorse finanziarie non c’erano più. Sinceramente sia le Coop. che i propri operatori si sono stancati di essere trattati come oggetti o “Pupi” sia dalla provincia che dalla Regione. Non si possono fare lavorare le organizzazioni sociali che erogano questo servizio, che non sono tutelate né contrattualmente e né finanziariamente per mesi, avendo lavorato al meglio attraverso la professionalità, la preparazione e la competenza degli Operatori Asacom, per poi sentirsi dire “Adesso sospendiamo il servizio”, ” no, si, forse, magari prolunghiamo di un altro mese” e si è andati avanti per più di un anno con questa che è una sceneggiata dove nessuno ha colpa, dove si gioca allo scaricabarile tra Regione e provincia per non prendersi alcuna responsabilità davanti alla legge, ognuno per le proprie competenze, e adesso la “sospensione” del servizio ricadrà come è facile prevedere sui disabili che frequentano le scuole superiori. Vergogna e disgustati da questo schifo che è tutta una commedia delle parti dove a farne le spese sono le FAMIGLIE CON I LORO CARI E SUGLI OPERATORI CHE SI RITROVANO PRIVATI DI UN LAVORO GIA’ DI PER SE’ PRECARIO E CHE CALPESTA L’ARTICOLO 1 DELLA COSTITUZIONE: LA TUTELA DEL LAVORO. Sabato a molti operatori sociali, come anche lo scrivente, ritornati da Siracusa dal loro ultimo giorno di lavoro di Asacom, l’ultimo giorno di erogazione del servizio, sono risuonate le parole di stima, fiducia e amiciza che si sono sentiti ripetere all’uscita dalla scuola ed è bello sentirselo dire dalla famiglia del proprio assistito: “Grazie per quello che lei fa e per la sua serietà e professionalità “…Sono parole, che gratificano, che fanno amare questo bistrattato lavoro e spingono a continuare su questa professione e a cercare di migliorare sempre di più e al di là delle difficoltà economiche a non arrendersi mai.

Peccato che tali parole da lunedi si andranno a scontrare con quelle “Burocratiche”, “Impersonali” e “fredde” di una lettera della Provincia di Siracusa attraverso la quale, ed è un paradosso o una tragica commedia delle parti “rovesciate” dove è addirittura l’Ente a voler sospendere il servizio Asacom in tutte le scuole superiori di Siracusa e del territorio aretuseo invitando tutte le coop. ed organizzazioni con noi operatori sociali a non continuare ad erogare il servizio di “assistenza scolastica” con la seguente motivazione: “ Non registrando a tutt’oggi riscontri ai continui solleciti inviati alla Regione Siciliana per sanare le situazioni di squilibrio economico in cui versa l’Ente per i mancati trasferimenti e per le insufficienti risorse finanziarie disponibili, non si è nelle condizioni di impegnare somme e avviare una nuova contrattualizzazione per la prosecuzione del servizio ASACOM negli Istituti Scolastici Superiori”.

Sono parole dure e pesanti come macigni se poi si legge alla fine di questa missiva che “i Dirigenti Scolastici, che leggono per conoscenza, avranno cura di avvertire le famiglie degli studenti beneficiari del servizio”. Come se il servizio Asacom sia un lavoro ad “intermittenza” ovvero con l’accensione e lo spegnimento a seconda delle disponibilità “delle condizioni economiche di questa Amministrazione lo consentiranno”. Un altro appunto ci permettiamo di fare al commissario dell’Ente e agli altri funzionari che sbrigativamente hanno pensato bene di lavarsene le mani del problema con una lettera di “Sospensione” del servizio che gli studenti disabili non è che ne siano “Beneficiari”, ma perché è un loro sacrosanto diritto allo studio che non è solo di integrazione scolastica ma è di inclusione scolastica ma lo è soprattutto sociale sancito dalla sopracitata Legge 5 febbraio 1992, n.104 e da altre leggi la 328 del 2000 o varie circolari in materia come la n.3 del 7 marzo 2005 che responsabilizzava gli enti pubblici siciliani a garantire il servizio specialistico nelle scuole a favore degli utenti in condizione di disabilità.

E adesso da domani cosa faranno le famiglie, gli studenti disabili che rimarranno soli in quelle ore non coperte dall’insegnante di sostegno, le coop. Sociali e le organizzazioni che dovranno comunicare ai tanti operatori che hanno perso di fatto il loro lavoro fino a quando “le condizioni economiche di questa Amministrazione non consentiranno la ripresa del servizio? Complimenti ad una classe politica che solamente a parole “garantisce i servizi di assistenza scolastica” ai disabili ma nei fatti i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Politiche disastrose di tagli ma anche di sprechi che a tutt’oggi continuano e che si vogliono far pagare facendole ricadere sulla pelle dei più deboli e degli operatori sociali che svolgono con passione e lo dimostra il loro “Esserci” fino all’ultimo giorno, questo servizio che ricordiamo è un diritto allo studio sancito anche dalla Costituzione Italiana agli art. 2, 3, 32.

Signori Politici di ogni schieramento politico, cercate di garentire le risorse economiche e finanziarie alle organizzazioni sociali per tutelare il diritto al lavoro degli Asacom e salvate l’assistenza scolastica ai tanti studenti disabili delle scuole superiori delle ex province siciliane invece di raccontare storie di progetti faraonici sul Ponte sullo Stretto di Messina o di litigare tra di voi in vista delle prossime elezioni regionali e politiche perché su questi drammi da Voi provocati con superficialità sarete chiamati prima o poi a rispondere davanti ai cittadini. Ad un dramma se ne aggiunge un altro…Ma la deputazione regionale, nazionale siracusana dov’è stata in queste ore drammatiche? Perché non danno segni di vita? Il problema non li riguarda?  “

Prof. Pietro Roccaro, operatore Asacom presso il liceo scientifico “Corbino” di Siracusa 

 

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