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Siracusa, rateizzazione tributi. Sorbello attacca: “sulla Tari non servono palliativi”

Siracusa, 25 febbraio 2016 – Dopo la fumata nera dell’altro ieri, in cui è mancato il numero legale, ieri nuova seduta del Consiglio comunale di Siracusa che ha confermato la  possibilità, per i morosi, di rateizzare tutti i tributi comunali: Ici, Imu, Tasi, Tarsu, Tares, Tari, Icp e Cosap.

All’indomani giunge il comunicato di Salvo Sorbello. “Proprio nello stesso giorno – dice il consigliere d’opposizione – in cui alla Regione si vota una maxistangata per i Comuni che non raggiungono percentuali decenti di raccolta differenziata (e Siracusa è purtroppo all’ultimo posto tra i capoluoghi siciliani), la maggioranza del consiglio comunale si limita soltanto a votare l’aggiunta di una rata per il pagamento della Tari.

In pratica -continua Sorbello –  invece di diminuire subito l’importo della tassa per i rifiuti più alta d’Italia, si pensa di risolvere tutto concedendo la possibilità di pagare con una rata in più ma sempre entro il 2016. Un vero e proprio palliativo, che non agevola le famiglie e le imprese, le quali, come rilevato dai revisori dei conti comunali, “non riescono a pagare, perché il costo del servizio è eccessivamente alto rispetto alla capacità contributiva della collettività amministrata”.

Non solo, ma la stessa Giunta municipale, il 4 febbraio scorso, approvando il Documento di Programmazione, “prende atto di una percentuale di riscossione della Tari ampiamente al di sotto delle aspettative”. E sempre la Giunta prosegue: “tale difficoltà è influenzata da un costo del servizio che appare decisamente troppo alto rispetto alle reali capacità contributive dei siracusani”.

E allora – conclude Sorbello – come si può pensare che tutto si risolva concedendo di pagare, sempre entro il 2016, in 5 rate anziché in 4? Bisogna subito operare concretamente per ridurre il peso dei tributi che gravano in maniera sempre più insopportabile sulle spalle delle famiglie e delle imprese siracusane.

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