(VIDEO) Avola: il Vescovo Staglianò in visita pastorale incontra parrocchie e associazioni. Significativo l’incontro con i Superabili

Avola, 17 febbraio 2016 – Non c’è pagina del Vangelo dove Gesù non mostri il calore del suo amore, che inonda ogni persona, anche quelle più sole ed emarginate o sofferenti, di cui egli accoglie e condivide fino in fondo le domande, le attese e le speranze.

Diversi gli appuntamenti di mons. Staglianò durante la sua visita pastorale ad Avola. Domenica e lunedì il Vescovo di Noto ha visitato la Chiesa del Carmine mentre ieri la scuola materna ed elementare “Sacro Cuore” e la media “Vittorini”. Tra i vari appuntamenti con le comunità parrocchiali, le diverse associazioni e le famiglie, significativo è stato l’incontro con i ragazzi di Superabili Onlus. Nell’incontro con l’Associazione alla presenza dei tanti ragazzi diversamente abili, dello loro famiglie e dei volontari, il Vescovo ha voluto sottolineare come la sofferenza umana invochi necessariamente solidarietà, una solidarietà chiamata a manifestare la grandezza morale dell’uomo e della sua spiritualità.
Ed è grande il significato che a questa visita hanno dato i volontari dell’associazione. “Guardare con amore e solidarietà ogni persona umana – scrivono in una nota – inginocchiarsi dinnanzi ad ogni uomo, soprattutto sofferente, scorgendo in ciascuno di loro Gesù, tutto questo ci offre la possibilità di incontrarlo e riconoscerlo come uno di noi, fonte prima di amore e di salvezza per tutti”.

E’ stata Giusi Latina, giovane ragazza in carrozzina e membro dell’associazione, che con un gesto di benedizione impresso sulla fronte del Vescovo, un gesto molto semplice e significativo, ha voluto ricordare come nella vita della Chiesa e in particolare nelle sue scelte ed attività pastorali, i diversamente abili devono essere coinvolti e che, come tutti, devono avere “un posto ed un ruolo” (una vocazione) nella vita della comunità. Il video iniziale dell’incontro ha ricordato i tanti anni di attività dell’associazione SuperAbili e ha voluto documentare con esperienze concrete come la fantasia della misericordia non abbia limiti. Un fantasia trasformata in gesti concreti, segni di misericordia verso il prossimo che fanno assomigliare sempre più a Dio.

“Decisivamente bella è la visita agli ammalati. Qui si percepisce a pelle quell’affetto che è la vera terapia dell’anima di chi lo riceve e di chi lo dona”, queste le parole del Vescovo. “Accade, infatti, il miracolo di una scoperta: l’affetto che circola non è il mio” o il “tuo”; è qualcosa che accade nella vita di tutti come un dono dall’alto. Riempie di gioia, comunica soddisfazione umana, esalta la speranza di un futuro ancora possibile. E’ come se l’Affetto avesse una “vita a sé” e si divertisse a entrare con la sua bellezza in ogni situazione o condizione umana capace di accoglierlo e moltiplicarlo. Il suo “fuoco” si accende in modo del tutto particolare quando ci si prende “cura dei deboli”. Decisiva è  la “presenza” che comunica l’Affetto”. E ancora una volta il Vescovo si affida alle parole delle canzoni pop italiane, questa volta citando Arisa: “risolverò, magari poco o niente, ma ci sarò e questo è l’importante, acqua sarò che spegnerà un momento, accanto a te, viaggiando contro vento”.

“Già, andando “contro il vento” dell’individualismo egotico che ci chiude in noi stessi, spegnendo l’amore che c’è in noi e urge invece apertura, prossimità, cura dell’altro, del più debole. L’altro ieri – continua Don Tonino – ho incontrato l’associazione Meter (vuole dire, grembo, utero che accoglie, ndr) di don Fortunato di Noto che lavora con “intelligenza e cuore” per la difesa dei bambini abusati. Che grande servizio, partito dalla nostra Diocesi. Ne siamo santamente orgogliosi, grazie.

Non bisognerà dimenticare nessuno tra i deboli: “tra questi deboli, di cui la Chiesa vuole prendersi cura con predilezione, ci sono anche i bambini nascituri, che sono i più indifesi e innocenti di tutti, ai quali oggi si vuole negare la dignità umana al fine di poterne fare quello che si vuole, togliendo loro la vita e promuovendo legislazioni in modo che nessuno possa impedirlo” (Evangelii guadium 213). C’è da meditare molto: è una questione umana, una questione di civiltà”.

Ilaria Greco

Guarda il video dell’incontro con i Superabili

 

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Ilaria Greco

Direttrice responsabile della testata giornalistica di Canale 8. Laureata presso l'Università degli Studi di Palermo, ha avuto diverse esperienze in varie redazioni giornalistiche sia televisive sia della carta stampata (TV ALFA, TRC, TV Europa, Canale 8, Lu Papanzicu - periodico di informazione, Europubblik - Ravanusa) nonché significative esperienze in alcuni programmi Rai e Sky (L'Italia sul Due, La Vita in Diretta, London Live 2.0, Volo in Diretta, I soliti Ignoti, Sky Calcio Show). Attualmente si occupa giornalmente del telegiornale, prepara servizi televisivi e scrive articoli per sito il web dell'emittente, coordina la redazione, gestisce il sito e ne cura la diffusione. Inoltre conduce il TG, la rassegna stampa, dirette televisive in occasione di eventi importanti nel panorama locale e programmi di approfondimento culturale e politico, di cui spesso è lei stessa l'ideatrice. La passione per la scrittura giornalistica va di pari passo alla scrittura poetica: ha partecipato all’evento internazionale “1oo Thousand Poets for Change” organizzato dalla Stanford University (California) e al concorso “I poeti del mandorlo e della natura” nell’ambito della 69° Sagra del Mandorlo in Fiore e 59° Festival Internazionale del Folklore, ricevendo una menzione speciale. Collabora con l'Istituto Superiore di Giornalismo in qualità di docente/relatrice e collabora all'organizzazione di corsi di aggiornamento. Avendo, inoltre, una preparazione culturale di ambito archeologico, ha collaborato con alcune riviste scientifiche e ha partecipato ad importanti campagne di scavo archeologico.

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