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Avola: bar fantasma in piazza Umberto I. Irrompe la Guardia di Finanza

Parliamo di un noto bar del centro storico di Avola. Pare che esercitasse l’attività senza autorizzazioni amministrative!

Avola, 22 gennaio 2016 – Nell’ambito dei controlli nei confronti degli esercizi commerciali volti a contrastare la concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici rispettosi delle regole, è stata effettuata un’azione congiunta tra Guardia di Finanza, Commissariato di P.S. di Avola ed il personale ispettivo dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa – S.I.A.N. del Distretto di Noto, che ha permesso di scoprire gravi violazioni di tipo fiscale, amministrativo ed igienico – sanitario, poste in essere da un noto bar situato nel centro storico di Avola.

L’esercizio commerciale svolgeva la normale attività di somministrazione cibi e bevande nella principale piazza della città, in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative. Gli ulteriori approfondimenti effettuati dalle Fiamme Gialle e dal Commissariato di P.S. di Avola, hanno consentito di appurare palesi irregolarità riguardo al rilascio dei documenti fiscali emessi nei confronti degli avventori di turno. Nello specifico, il noto esercizio commerciale svolgeva l’attività non dichiarata di bar, pasticceria e gelateria avvalendosi di un identificativo fiscale riconducibile ad un ente no profit esercente un’attività completamente diversa da quella realmente svolta. Gli operanti riscontravano, altresì, che il “bar fantasma” operava in dispregio delle norme igienico – sanitarie ed avvalendosi dell’impiego di personale non regolarmente assunto. L’azione del Corpo rientra nell’attività di contrasto ai fenomeni evasivi di massa, mediante un attento controllo economico del territorio, il cui scopo non è solo quello di tutelare la pretesa erariale, ma anche l’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale (abusivismo commerciale, attività imprenditoriali occultate dietro false organizzazioni no-profit ed utilizzo di lavoro irregolare). Le sanzioni complessivamente irrogate a seguito dell’intervento congiunto ammontano a circa € 18.000.

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