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Affaire Inda, interviene il sindaco Garozzo: “Ispezione ok e commissariamento subito”

Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, che, per statuto, è il presidente della Fondazione Inda interviene subito dopo la diffusione della notizia dell’apertura di un’indagine ispettiva sulla Fondazione Inda da parte del ministero della Cultura. L’indagine, come abbiamo scritto nell’articolo pubblicato precedentemente, nasce da un’interrogazione del deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla.

Il sindaco Garozzo, del quale pubblichiamo l’intervento, ipotizza il commissariamento dell’Istituto per farlo uscire dalla paralisi:

 “Non posso che essere soddisfatto della decisione del ministero, che ha il potere di vigilanza sull’Istituto, di avviare un’indagine ispettiva volta a fare finalmente chiarezza sulla gestione passata e presente della Fondazione Inda. Insieme al sovrintendente della Fondazione, Gioacchino Lanza Tomasi, ho sempre tenuto costantemente informato il ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini e il direttore generale dello Spettacolo Ninni Cutaia, così come il Collegio dei revisori dei conti e la Corte dei conti, su ogni singola vicenda che riguarda la gestione dell’Istituto nazionale del dramma antico. Una circostanza, questa, evidenziata dallo stesso ministero nella risposta a un’interrogazione parlamentare. Negli ultimi mesi a più riprese il sottoscritto, il sovrintendente, alcuni consiglieri d’amministrazione e il presidente dell’associazione “Amici dell’Inda” hanno posto all’attenzione del ministro Dario Franceschini e del direttore generale Ninni Cutaia circostanze e vicende che rischiano ancora oggi di bloccare l’intera attività dell’Istituto che, lo ricordo ancora una volta, è un patrimonio di tutto il Paese e un’istituzione conosciuta e rispettata in tutto il mondo. Ed è proprio per difendere l’immagine della Fondazione Inda che fin dal mio insediamento ho avuto come priorità la trasparenza e la regolarità nella gestione di tutti gli aspetti dell’Istituto difendendolo da attacchi e critiche, arrivati in alcuni casi anche da alcuni consiglieri d’amministrazione, che spesso si sono rivelati pretestuosi. Ricordo anche che il consigliere Paolo Giansiracusa ha chiesto la rimozione del consigliere delegato e il sovrintendente Gioacchino Lanza Tomasi ha posto la questione della governance della Fondazione, avanzando l’ipotesi del commissariamento dell’Istituto. Io stesso ho chiesto al ministro di valutare il commissariamento della Fondazione, perché l’attività dell’Inda non può continuare a rimanere bloccata a causa della conflittualità sui poteri degli organi direttivi. Concludo assicurando che da parte della Fondazione c’è grande serenità rispetto all’attività ispettiva perché tutti i passi sono stati compiuti in totale condivisione con il ministro dei Beni e delle Attività culturali e con la direzione generale dello Spettacolo”.

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