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Vinciullo stamani all’Edicola: “Scippati dell’Autorità Portuale di Augusta, nonostante la legge. Pronti alla mobilitazione generale!”

Palermo, 27 gennaio 2017 – Stamattina l’onorevole Vincenzo Vinciullo, più agguerrito che mai, ha affrontato, tra le altre cose, anche lo scippo dell’autorità portuale ad Augusta. 

Ieri – ha spiegato Vinciullo – è stato firmato da parte del Ministro Delrio un Decreto, assolutamente illegittimo, con il quale la provincia di Siracusa e la città di Augusta vengono scippati dell’Autorità Portuale e, attraverso accordi politici e personali, in contrasto con le norme comunitarie e italiane, fa sì che, unico caso in Italia, Augusta, porto Core, non sarà Autorità Portuale, mentre Catania, unico caso in Italia, pur non essendo porto Core, sarà Autorità Portuale”.

Di fronte a un provvedimento così iniquo, così ingiusto e così insopportabile da digerire, sento tutto il disgusto umano e politico che si può provare quando la Legge viene calpestata da chi la dovrebbe fare rispettare, quando la Legge viene derisa, quando la Legge viene stuprata e violentata da chi, invece, dovrebbe adoperarsi affinché ciò non debba mai accadere.

Disgustato, offeso, umiliato e ferito come la mia Terra, che dal Governo regionale e dal Governo nazionale ha subito l’ennesimo schiaffo, l’ennesimo torto.

Sappia chi oggi plaude a questa evidente operazione di ingiustizia che oggi è il giorno della memoria, è il giorno in cui le vittime hanno avuto la meglio sui carnefici.

Non è umiliando la nostra provincia che la vicina provincia di Catania potrà trovare ricchezza, potere economico e splendore.

Invito, quindi, i cittadini tutti a mobilitarsi, a ribellarsi e ad opporsi a questo atto di arroganza politica, perché – ha proseguito l’On. Vinciullo –  sia chiaro che non solo protesteremo e contesteremo, ma non ci sarà giudice in Italia a cui non chiederemo giustizia, a cui non chiederemo il rispetto della Legge, a cui non chiederemo l’applicazione delle norme comunitarie e nazionali, perché sappia il Ministro Delrio che nel nostro Paese non vi è alcuno che possa definirsi “legibus solutus”, cioè al di sopra delle Leggi e del Diritto.

Anche noi – ha concluso l’On. Vinciullo – come il mugnaio di Berlino, troveremo un giudice che ci darà ragione, che riporterà il diritto leso e che alla fine farà trionfare la giustizia”.

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