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(VIDEO) Emancipazione femminile: ragazze e ragazzi nelle scuole giustificano violenza sulle donne e pensano che la donna sia più debole dell’uomo. “Chi subisce violenza non è una brava madre”!

“Riflessioni ed azioni educative per la prevenzione della violenza sulle donne”: è il titolo di un progetto portato avanti dal CIF di Licata in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Bonsignore. Le volontarie del CIF hanno sottoposto ai ragazzi della scuola un questionario. Allarmanti i dati emersi, segno forse della mancanza di un’educazione adeguata. Ragazzi e ragazze della nuova generazione, cittadini di domani, convinti che l’uomo sia superiore alla donna, che la donna sia più debole dell’uomo e ragazzi e ragazze che hanno addirittura giustificato la violenza nei confronti delle donne. Il 45 % dei ragazzi pensa che la violenza sia solo fisica, ignorando la violenza verbale e psicologica che spesso lascia segni più profondi; 12 ragazzi su 20 pensa che chi subisce violenza è molto innamorata, ecc. Ma la cosa più preoccupante è che 8 ragazzi e 3 ragazze hanno risposto che chi subisce violenza “non è una brava moglie o una brava madre”. Qual’è la riflessione che emerge? Le nuove generazioni, che dovrebbero essere figlie di una mentalità diversa, stanno facendo un passo indietro? O forse semplicemente le istituzioni educative non svolgono a dovere il loro compito? O forse più probabilmente (e più drammaticamente) c’è ancora una mentalità dominante in cui prevale la cultura maschile, il patriarcato, la famiglia vista tramite l’equazione “capo famiglia – madre che si prende cura della famiglia e che soccombe – figli” ?! Come sarà la cultura di domani e la situazione delle donne se oggi, ancora, nel 2014, i ragazzi pensano che la donna sia più debole dell’uomo, che se riceve botte è colpa sua e che non spetta lei prendere decisioni importanti?

Ilaria Greco

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